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Zucchero: “È stato un grande amore. Ed è stato un inferno”

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Zucchero

L’artista, nel corso di un’intervista, ha raccontato il difficile momento passato dopo il divorzio con Angela Figliè.

Nel corso di un’intervista per il Corriere della Sera, Zucchero ha rivelato di aver attraversato un periodo di profonda depressione in corrispondenza con gli anni di maggiore successo della sua carriera.

Il momento peggiore, ha confessato, è stato quello in concomitanza con il divorzio dalla prima moglie, Angela Figlié, madre di due dei suoi figli.

Un amore mai ricambiato

Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Adelmo Fornaciari (il vero nome di Zucchero), ha ripercorso gli eventi più importanti della sua esistenza, ed ha confessato di aver avuto un periodo di profonda depressione proprio mentre si trovava all’apice della sua carriera. Ha detto, inoltre, di aver considerato addirittura il suicidio.

In particolare, ciò sarebbe derivato dal divorzio con la prima moglie, Angela Figliè. “Mi ha massacrato. Però a suo modo è stata una fonte di ispirazione“, ha affermato in riferimento alla donna, e poi ha aggiunto: “È stato un grande amore. Ed è stato un inferno. Era bellissima, ma a colpirmi fu la malinconia dei suoi occhi. Non sono mai riuscito a capirla, neanche adesso“.

Zucchero

La storia d’amore tra i due è stata parecchio tormentata, ha rivelato. “Mi sono sposato a 23 anni, lei era ancora più giovane. Mi aveva lasciato il giorno prima che partissi per il Forte Village, in Sardegna, dove dovevo suonare per un mese. Le telefonavo e non rispondeva mai“.

Ti lascio, non ti amo più”, avrebbe detto una notte Angela Figliè al marito, mettendo fine alla loro relazione. “Non so se mi abbia mai amato davvero, di sicuro ‘ti amo’ non me l’ha mai detto, e neanche ‘ti voglio bene’. Mai. E la mia presunzione era farla sorridere, renderla felice“. 

Dopodiché, la depressione: “Volevo farmi fuori. Stavo malissimo. Attacchi di panico fortissimi, cose che non auguro a nessuno“. L’artista ha rivelato, infine che nel momento di apice della sua carriera non voleva più salire sul palco, “non volevo fare la tournée di Miserere: sedici concerti negli stadi“.

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