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White Stripes, le migliori canzoni: da Seven Nation Army a Ball And Biscuit

Tempo di Lettura: 2 minuti

White Stripes, le canzoni migliori: da Seven Nation Army a Ball and Biscuit, i brani più importanti di Jack e Meg White.

Conosciuto probabilmente come il più grande duo di garage rock degli anni 2000, gli White Stripes sono un gruppo senza tempo, con una discografia difficile da dimenticare, nonostante si siano detti addio nel 2011.

Anche se un giorno potranno riunirsi, gli White Stripes hanno avuto una discografia incredibilmente stellare. L’album White Blood Cells ha catapultato il duo sotto le luci della ribalta con successi come Fell In Love With a Girl e Dead Leaves & the Dirty Ground.

Il loro seguito, Elephant, godette di successo ancora maggiore con il singolo principale dell’album Seven Nation Army che diventò immensamente popolare, trasmesso in tutte le radio rock.

White Stripes, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con Seven Nation Army, contenuta nell’album Elephant del 2003.

Il video di Seven Nation Army:


Un groove stonato, un incessante tamburo, una voce paranoica. Un brano che sconvolse il 2003.

FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/photos/chitarrista-chitarra-ascolta-musica-768532/

Jack White ha scatenato questo grido, dichiarando: “Un esercito di sette nazioni non poteva trattenermi“, sapendo che quella frase ha evocato la sua potenza di conquista del mondo.

Passiamo a Fell In Love With A Girl, contenuta in White Blood Cells del 2001.

Il video di Fell In Love With A Girl:


In questo brano, Jack fonde le proprie stranezze così perfettamente che ha dato vita a una canzone che regna sovrana nell’olimpo del rock.

C’è, poi, Ball And Biscuit, brano contenuto nell’album Elephant del 2003.
Jack e Meg propongono degli assoli che strillano e gemono a causa di un uso soprannaturale del pedale whammy.

Il video di Ball and Biscuit:


White Stripes, Dead Leaves And The Dirty Ground e My Doorbell

Dead Leaves And The Dirty Ground, contenuto in White Blood Cells del 2001.

Il video di Dead Leaves And The Dirty Ground:


La canzone era portatrice di un revival di garage rock, che aprì al meglio il terzo album del due che arrivò tra gli scaffali nel 2001.

Infine, citiamo My Doorbell, canzone contenuta nell’album Get Behind Me Satan del 2005.

Il video di My Doorbell:


Con questa canzone, Jack è riuscito a scrivere un brano che era ancora più gioiosa e più rompicapo di un testo come quello di Hotel Yorba, il cui coro infinito si trasformava in mantra dalla dissolvenza.

Inoltre, ha tirato fuori quell’astuto trucco pop di usare una melodia allegra per nascondere testi decisamente meno esultanti.

FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/photos/chitarrista-chitarra-ascolta-musica-768532/

Da: Rolling Stone

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