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Ultimo a San Basilio insieme a Gualtieri: ecco perchè

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Ultimo è andato nel quartiere San Basilio di Roma insieme al sindaco Gualtieri: il cantautore ha fatto un regalo al suo vecchio parchetto.

Ultimo è noto per i suoi gesti di generosità che lo rendono un personaggio molto amato dal pubblico. Questa volta il cantautore romano ha deciso di donare 9 panchine per abbellire un parco del quartiere San Basilio di Roma che lui stesso ha frequentato quando abitava nella zona. Questa mattina l’artista si è recato lì per una breve cerimonia di inaugurazione insieme al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Ultimo: la targa commemorativa

Durante la cerimonia, Ultimo e Gualtieri hanno improvvisato un duetto sulle note di “Altrove”, ultimo singolo uscito del cantautore, ed hanno poi apposto una targa commemorativa:

IL PARCHETTO DI ULTIMO – 17/05/2024: La città di Roma ringrazia Ultimo, cantautore nato e cresciuto nella Capitale, di cui porta con orgoglio la bandiera, per aver valorizzato e abbellito questo luogo. Questo è il Parchetto di Ultimo, il suo “ALTROVE”, un simbolo che racconta la storia, le amicizie di una vita, le prime note delle canzoni di un artista profondamente orgoglioso delle sue origini, del suo territorio e del suo quartiere, San Basilio“.

Il post su Instagram

Su Instagram, Ultimo ha pubblicato un post in cui ha condiviso i bei ricordi che legano a quel parco: “Ho passato innumerevoli notti e innumerevoli giorni in questo parchetto, con gli amici di una vita e anche da solo. Ascoltavo le mie canzoni, maledicevo le cose per come andavano, perché ogni mio tentativo di farle conoscere non funzionava. Tutta la mia vocazione e la mia “poetica” (concedetemi il termine), sono nate qui. Qui di fronte ho frequentato la scuola materna, la scuola elementare e anche la scuola media. “In classe non ero presente…”.

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Ogni verso delle mie prime canzoni è passato da qui. Mai avrei pensato di vedere il mio nome accostato a questo posto dal comune di Roma. La mia speranza è che questo spazio diventi luogo di motivazione per ragazze e ragazzi, perché se ce l’ho fatta io senza una minima raccomandazione da parte di nessuno, solo con un pianoforte e le mie parole, davvero può farcela chiunque. Vorrei guardare in faccia Niccolò di 10 anni fa e dirgli che quei sogni appesi presto avrebbero trovato casa. Anzi forse no, non gli direi niente. Lo abbraccerei con tenerezza e gli direi: “Avrai ragione tu”.”

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