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Tutto su Roberto Vecchioni, il professore della musica italiana

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Roberto Vecchioni

Roberto Vecchioni: carriera, vita privata e curiosità sul professore della musica italiana, vincitore di Sanremo nel 2011.

Di cantautori longevi come Roberto Vecchioni ce ne sono stati pochi. L’artista, che ha iniziato a scrivere canzoni negli anni Sessanta, è ancora oggi uno degli artisti più amati d’Italia, ed è riuscito nell’impresa di vincere un Festival di Sanremo negli anni Duemiladieci, superando artisti ben più giovani. Ripercorriamo insieme la sua carriera e scopriamo alcune curiosità sulla sua vita privata.

Chi è Roberto Vecchioni: la biografia

Roberto Michele Massimo Vecchioni è nato a Carate Brianza, in provincia di Monza Brianza, il 25 giugno 1943 sotto il segno del Cancro. Di origine napoletana da parte di entrambi i genitori, si è laureato nel 1968 in lettere classiche presso la Cattolica di Milano.

Roberto Vecchioni
Roberto Vecchioni

Roberto Vecchioni: la carriera

Inizia la propria carriera nel mondo della musica, parallela alla sua professione di insegnante, scrivendo testi per altri artisti negli anni Sessanta, tra i quali Ornella Vanoni, Iva Zanicchi e Gigliola Cinquetti. Tra i temi a lui cari fin dall’inizio ci sono la nostalgia del passato, il classico tema del doppio e il forte utilizzo di episodi storici per raccontare il presente. Come autore debutta a Sanremo nel 1968 con il brano Sera cantanto dalla Cinquetti.

Da questo momento, il suo nome inizia a circolare con forza nell’ambiente e questo gli permette di fare il grande salto: da autore a cantautore. Il suo primo 45 giri esce sempre nel 1968, ma non ha granché successo. Tre anni dopo, l’artista ci riprova direttamente con un album, Parabola, che contiene uno dei suoi grandi classici: Luci a San Siro:

Nel 1973 torna a Sanremo, stavolta come grande protagonista, con L’uomo che si gioca il cielo a dadi. Nella classifica finale arriva ottavo. La grande fama a livello di pubblico arriva però solo nel 1977 con Samarcanda, brano celeberrimo contenuto in un album omonimo.

In questo pezzo Roberto racconta la storia di un soldato che fugge dalla morte. Gli archi che introducono questo capolavoro sono suonati e composti da Angelo Branduardi:

Gli anni Ottanta e Novanta passano senza successi straordinari, ma con un prosieguo regolare della sua carriera, forte di un pubblico fedele e ormai avvezzo alla sua musica popolarmente colta.

Ma la sua vita artistia non è ancora giunta al capolinea. Anzi. Negli anni Duemila, infatti, l’artista si ripropone sulla scena con grande prepotenza. Nel 2006 torna a Sanremo come ospite per cantare in duetto coi Nomadi Dove si va. Si tratta solo di un assaggio. Nel 2011, Vecchioni torna in gara nella kermesse con il capolavoro Chiamami ancora amore e riesce a vincere sueprando anche l’energia giovane dei Modà con Emma.

La sua carriera prosegue da quel momento con una nuova vitalità. Lo ritroviamo per una stagione anche ad Amici di Maria De Filippi, in qualità di insegnante di storia della canzone italiana. Ma è nel mondo della cultura che il suo nome torna alla ribalta.

Ancora oggi Roberto Vecchioni è uno dei cantautori più amati e rispettati d’Italia. Il suo ultimo lavoro, uscito solo in edizione fisica nel 2018, s’intitola L’infinito. Al suo interno sono presenti duetti di prestigio come quelli con Franesco Guccini e Morgan. Di seguito il video del brano T’insegnerò a volare:

Roberto Vecchioni: la discografia in studio

1971 – Parabola
1972 – Saldi di fine stagione
1973 – L’uomo che si gioca il cielo a dadi
1973 – Il re non si diverte
1975 – Barbapapà
1975 – Ipertensione
1976 – Elisir
1977 – Samarcanda
1978 – Calabuig, stranamore e altri incidenti
1979 – Robinson, come salvarsi la vita
1980 – Montecristo
1982 – Hollywood Hollywood
1984 – Il grande sogno
1985 – Bei tempi
1986 – Ippopotami
1989 – Milady
1991 – Per amore mio
1993 – Blumùn
1995 – Il cielo capovolto
1997 – El bandolero stanco
1999 – Sogna ragazzo sogna
2002 – Il lanciatore di coltelli
2004 – Rotary Club of Malindi
2007 – Di rabbia e di stelle
2011 – Chiamami ancora amore
2013 – Io non appartengo più
2018 – L’infinito

La vita privata di Roberto Vecchioni: moglie e figli

Roberto Vecchioni si è sposato due volte. La prima nel 1973 con Irene Bozzi. Dalla loro unione è nata la sua primogenita, Francesca, che nel corso degli anni ha fatto coming out e lo ha reso nonno di due gemelline attraverso inseminazione artificiale.

L’attuale moglie di Vecchioni è Daria Colombo, scrittrice sposata nel 1981. Dal secondo matrimonio sono nati altri tre figli: Arrigo, Carolina ed Edoardo. Quest’ultimo è affetto da sclerosi multipla e a lui nel 2007 l’artista ha dedicato il brano Le rose blu, una sorta di preghiera per chi come Edoardo soffre di questo tremendo male.

Sai che…

– Roberto Vecchioni è alto 1 metro e 70.

– Ha stabilito la sua residenza in una grande casa di campagna di Maguzzano, nel comune di Lonato del Garda.

– Ha conquistato i quattro premi principali della musica italiana, ovvero il Tenco nel 1983, il Festivalbar nel 1992, Sanremo e il Premio della Critica Mia Martini nel 2011.

– Oltre alla carriera da musicista, Vecchioni ha portato avanti quella da insegnante nei licei di Milano e Brescia dal 1969 al 2004. Ha inoltre tenuto vari corsi universitari.

– Tra i suoi allievi ha avuto anche Paola Iezzi, la cantante del duo Paola e Chiara.

– Roberto abita a Milano, dove qualche anno fa ha subito un furto in casa. Non sappiamo invece quali siano i suoi guadagni.

– Roberto Vecchioni è un grande tifoso dell’Inter.

– Nel 1979 venne accusato di spaccio si sostanze stupefacenti per aver offerto uno spinello a un quattordicenne. Dall’accusa venne scagionato definitivamente dopo qualche anno.

– Ha subito negli anni Duemila un infarto. Ma ha avuto anche altri problemi. Qual è stata la malattia di Roberto Vecchioni, affrontata e superata qualche anno fa? Un tumore al rene.

– Non tutti sanno che Roberto Vecchioni è un grande appassionato di enigmistica e collabora con la rivista La Sibilla con lo pseudonimo di Sergente York.

– Su Instagram Roberto Vecchioni ha un account da migliaia di follower.

Di seguito El bandolero stanco di Roberto Vecchioni:

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