Ian Paice: la carriera, la vita privata e le curiosità sul batterista dei Deep Purple, uno dei più grandi interpreti di questo magnifico strumento.
Difficile definire un artista come Ian Paice. Il rischio di essere banali è alto. E di banale, questo gentleman inglese, non ha proprio nulla. Perché è una rockstar con l’atteggiamento umile di uno studente, un personaggio che a oltre settanta primavere ha ancora la voglia di migliorare e migliorarsi, in nome di un musica che ormai ha preso una deriva molto lontana dal mondo che lui avrebbe voluto. Andiamo a scoprire insieme alcune curiosità sull’anima dei Deep Purple, uno dei batteristi più importanti della storia.
Chi è Ian Paice: la biografia
Ian Anderson Paice è nato a Nottingham, in Inghilterra, il 29 giugno 1948 sotto il segno del Cancro. Cresciuto a Bicester, nell’Oxfordshire, ha iniziato fin da bambino ad amare la musica.
La sua prima esperienza è stata all’interno di un gruppo chiamato Georgie and the Raveons, poi conosciuto come Shindings. Dopo essere passato per i MI 5 (o Maze), insieme al cantante Rod Evans, ha deciso di fondare a 19 anni, nel 1967, un gruppo destinato a entrare nella leggenda: i Deep Purple.
Tantissimi i brani che devono, almeno in parte, al suo groove e al suo drumming sempre complesso e originale la propria forza. Quello che più è rimasto impresso nella mente dei fan è però certamente The Mule, dall’album Fireball, nella versione del live Made in Japan, con un assolo ritenuto tra i migliori della storia:
Fedelissimo dei Deep Purple, oggi Ian Paice è il batterista ufficiale di una band che non vuole proprio smetterla di far sognare i propri fan. Dagli anni Duemila, però, si è sesso esibito anche come solista in alcuni tour dedicati alla musica dei Purple, insieme ad alcuni turnisti di supporto.
Sai che…
– Il suo primo strumento fu il violino.
– Ha suonato nell’orchestra del padre da ragazzo.
– Non ha mai preso lezioni di batteria. Semplicemente ha imparato suonando sui dischi, e i suoi maestri sono stati i migliori batteristi della scena jazz dell’epoca. Anche per questo ha sviluppato uno stile così personale.
– Considerato all’unanimità uno dei batteristi più talentuosi e influenti della storia, ha spesso utilizzato tecniche di batteria jazz e swing all’interno dei propri groove, cosa non consueta per un musicista rock.
– Non ha mai amato la doppia cassa, ma l’ha utilizzata in un brano iconico dei Deep Purple: Fireball. Tra l’altro, per incidere questo pezzo ha utilizzato la cassa di Keith Moon degli Who, che si trovava negli stessi studi.
– Un altro dei brani più importanti della carriera dei Purple, Burn, vede il suo contributo fondamentale. Pare infatti che l’arrangiamento finale, con la batteria ad accompagnare la voce nelle strofe, sia nato perché gli altri si erano arenati e lui, stanco di aspettare, aveva iniziato a improvvisare un assolo sul riff di chitarra. Assolo che ha subito colpito il tastierista Jon Lord, che avrebbe affermato di getto: “Abbiamo trovato l’arrangiamento“.
– Quando si dice che Ian Paice è l’essenza, l’anima, la colonna portante dei Deep Purple, non si esagera. Non ce ne vogliano i vari Gillan e Blackmore. Paice è stato l’unico membro nella lunghissima e complicatissima vita dei Purple a rimanere sempre al suo posto dietro le pelli, insostuito e insostituibile.
– Ha suonato anche nei Whitesnake dell’amico David Coverdale, oltre che in alcuni dischi di Gary Moore e nel progetto Paice, Ashton & Lord.
– Non di rado Ian Paice ha suonato anche con tribute band dei Deep Purple in Italia, tra localini e sagre. Un chiaro segnale di quanto sia una persona umile e che ama la musica in tutte le sue manifestazioni, al di là del suo status di assoluta rockstar e leggenda.
– È mancino.
– Sulla vita privata di Ian Paice si sa davvero poco. Sappiamo con certezza che da anni è sposato con Jacky. Dalla loro solidissima unione sono nati tre figli: James, Emmy e Calli. Abita ancora in Inghilterra, ma non sappiamo quanto guadagni.
– Pare che ami la cucina italiana, in particolare la carbonara, e il buon vino rosso.
– Su Instagram Ian Paice non ha alcun account ufficiale e nemmeno è interessato ad averlo, come anche i Deep Purple. Insomma, non sono proprio una band social.
Di seguito l’audio di Burn, uno dei capolavori dei Purple:
FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/photos/borsa-concerto-tamburo-batterista-2941803/