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Trent’anni fa moriva Freddie Mercury, il più grande frontman di tutti i tempi

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Il 24 novembre 1991, trent’anni fa, il mondo veniva sconvolto dalla morte di Freddie Mercury, il più grande frontman di sempre.

Sono già passati trent’anni dalla morte di Freddie Mercury. Il 24 novembre 1991 il suo corpo si spense dopo la dura battaglia con l’Aids, ucciso da una broncopolmonite. Al suo fianco, alle 18.48 di quel tremendo giorno, c’era solo il suo compagno di allora, Jim Hutton. Morì così, a soli 45 anni, indebolito nel corpo, non nello spirito, il più grande frontman di tutti i tempi.

Se la diatriba sul più grande cantante e la più grande voce è aperta e rimarrà aperta in eterno, influenzata anche dai gusti, è altrettanto vero che di leader carismatici come Freddie Mercury, in grado di trascinare la band, ipnotizzare la folla, tenere in pugno un pubblico di cento persone come di centomila, senza alcuna differenza, non ne è nato nessuno dopo di lui. E forse nessuno nascerà.

Freddie Mercury

La morte di Freddie Mercury

Gli ultimi anni di vita per Freddie non furono semplici, a causa dell’Aids. Le sue condizioni si aggravarono mese dopo mese, e anche per questo il cantante si dedicò nelle ultime settimane di vita non solo alla sua professione, ma anche ai suoi affetti, ai parenti, all’amata Mary Austin, al suo compagno Jim Hutton, allo chef personale, Joe Fanelli, al suo assistente personale, Peter Freestone. Presenze fondamentali in quei momenti tremendi.

Negli ultimi giorni della propria vita, Freddie non era il Freddie che tutti avevamo imparato ad amare. Il suo corpo lo stava abbandonando, ora dopo ora, irrimediabilmente. Aveva perso la vista e in poco tempo non riuscì più ad alzarsi dal letto. Una condizione di assoluta devastazione che lo portò, in un certo senso, ad arrendersi. Scelse di non assumere più farmaci, se non qualche antidolorifico. Consapevole che non sarebbe rimasto in vita ancora a lungo, il 22 novembre fece diramare un comunicato stampa in cui annunciava ufficialmente di essere malato di Aids. Lo aveva nascosto a lungo, nonostante i rumor si fossero inseguiti per giorni. Fu uno shock devastante per i milioni e milioni di fan in tutto il mondo.

Solo due giorni dopo, all 18.48, se ne andò, a soli 45 anni, nella sua abitazione di Logan Place a causa di una broncopolmonite. E il mondo cadde in un lutto da cui faticò a riprendersi. I funerali si svolsero in forma privata al Kensal Green Cemetery, davanti a sole trentacinque persone, tra cui i genitori, la sorella, Mary Austin, i compagni di band e gli amici più cari, Elton John e David Bowie. A celebrarli due sacerdoti zoroastriani.

Dove si trova la tomba di Freddie Mercury?

Oggi, trent’anni dopo, il pensiero di tutti coloro che hanno amato la sua voce e la sua arte, e che continuano ad amarla, non può non andare al grande e immortale Freddie. E, per chi può permetterselo, un saluto da vicino al cantante dei Queen, all’icona del rock, può diventare quasi necessario.

La tomba di Freddie si trova nel cimitero di Kensal Green. Lì è conservata la sua memoria, anche se le ceneri del suo corpo, affidate inizialmente all’amata Mary Austin e conservate per tanti anni, furono in un secondo momento sparse segretamente in un luogo scelto dallo stesso cantante. L’ultima volontà del più grande di sempre, dell’indimenticabile, della voce che ha accompagnato e continuerà ad accompagnare le nostre vite con il suo esempio, con le sue canzoni. Per sempre.

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