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Tom Jones, le cinque migliori canzoni del re del pop-soul

Tempo di Lettura: 2 minuti

Le migliori canzoni di Tom Jones: da It’s Not Unusual a The Sun Died, i cinque migliori brani della lunga e prolifica carriera della perla del pop-soul gallese.

Sir Tom Jones è uno degli artisti britannici più famosi al mondo. Nato in Galles il 7 giugno 1940 a Pontypridd, fin da bambino è influenzato dal blues americano, dall’R&B e dal rock ‘n’ roll. Negli ultimi cinquant’anni, questa leggenda del canto ha prodotto successi, sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. Come non ricordare brani come Once Upon a Time, With These Hands, What’s New Pussycat?, Green, Green Grass of Home and Delilah, ma anche la popolare Sex Bomb con Mousse T, che ha scatenato i fan di tutto il mondo. Ha continuato a pubblicare album di successo dagli anni ’80 fino al nuovo millennio, con successi particolarmente rivolti ai mercati britannico ed europeo. Attingendo alla sua vasta esperienza musicale, Jones è diventato un giudice nel reality show britannico The Voice nel 2012.

Concerto

Tom Jones, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con It’s Not Unusual (1965). Tom Jones ha registrato questa versione come demo per Sandie Shaw, ma lei gli consigliò di pubblicarla da solo. È quasi impossibile, ora, immaginare che sia stato pensato per un altro artista, per come è imponente la sua performance, anche se l’idea di Jones come malato d’amore è difficile da capire. È stato co-scritto da Les Reed.

Il video di It’s Not Unusual:

Passiamo a Tower of Song (2012). Una sola riga contiene la chiave dell’interpretazione dell’artista di Leonard Cohen: “Sono nato con il dono di una voce d’oro“. Cantata da Cohen, era uno scherzo, un cenno alla scortesia di essere lui ad essere intrappolato nella torre del canto. Tom Jones, che è nato davvero con quel dono: la canzone è simbolo di una rabbia provocatoria contro il morire della luce, da dentro una torre che non avrebbe mai potuto lasciare.

Il video di Tower of Song:

C’è, poi, Delilah (1968). Nella canzone, il protagonista si ritrova costretto a uccidere l’amante per la sua infedeltà. È ridicolo e esagerato, ma ricorda anche che un cantante deve essere un venditore, non solo un artista.

Il video di Delilah:

Tom Jones, Lusty Lady e The Sun Died

Lusty Lady (1975). Ancora una volta, un pezzo straordinario su un album di seconda categoria. Il titolo è fuorviante: non si parla di Tom Jones che soddisfa i bisogni di una mamma “bollente”. D’altronde, la canzone si apre così: “Lusty lady, è appena morta“: pertanto, non ha nulla di ammiccante o di fraintendibile.

Il video di Lusty Lady:

Infine, citiamo The Sun Died (1971). Grande disperazione esistenziale: ovviamente prima era una canzone francese – che si adattava perfettamente a Jones nella sua forma più esasperata. I cori travolgenti, però, funzionano solo perché Jones mostra una certa moderazione sui versi.

Il video di The Sun Died:

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