The Weeknd continua ad attaccare i Grammy, previsti per il 15 marzo: ecco l’affondo verbale del cantautore canadese e la risposta della Recording Academy.
Continuano gli attacchi di The Weeknd ai Grammy. Il cantautore canadese, che è stato clamorosamente escluso dalle nomination nonostante il successo incredibile di After Hours, porta avanti la sua battaglia personale contro la Recording Academy, accusandola di essere corrotta. Un attacco che negli ultimi giorni ha trovato il sostegno di un altro grande artista Zayn Malik. Ma l’Academy non ci sta e a poche ore dalla kermesse ha scelto di rispondere all’artista canadese.
The Weeknd boicotta i Grammy
Sempre più indignato per la sua mancata selezione, Abel ha annunciato che non permetterà più alla sua etichetta discografica di sottoporre la sua musica alla commissione che selezionale candidature per i Grammy. Un affondo molto importante rilasciato in un’intervista al New York Times.
“Ci sono troppi misteri nel processo di selezione“, ha affermato The Weeknd, sulla stella linea d’onda di Zayn, che aveva puntato il dito sull’Academy parlando addirittura di razzismo oltre che di corruzione. Di seguito il video ufficiale di Save Your Tears:
La risposta della Recording Academy a The Weeknd
L’associazione che organizza e conferisce gli Oscar della musica stavolta non è stata però a guardare. Le affermazioni di Abel al New York Times hanno fatto molto rumore in America e sono rimbalzate alle orecchie dell’amministratore delegato ad interim Harvey Mason Jr., che ha dichiarato: “Spiace che ci siano persone arrabbiate. Per il prossimo anno penseremo a come migliorare il processo“.
Non una risposta diretta all’artista canadese, ma un chiaro riferimento. Resta il fatto che per ora non ci saranno cambiamenti ufficiali, e Weeknd dovrà accontentarsi di restare lontano dalla più importante manifestazione dell’industria musicale a tempo indeterminato.
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