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The Animals, le 5 migliori canzoni della band di Newcastle

Tempo di Lettura: 2 minuti

I 5 migliori brani degli Animals: da The House of the Rising Sun a It’s My Life, le canzoni che hanno maggiormente caratterizzato la carriera musicale della band di Newcastle.

Originari di Newcastle, gli Animals facevano parte dell’invasione britannica degli anni ’60 e hanno suonato un certo tipo di musica che ha realizzato un marchio unico di pop che incorporava blues, rock e folk.

Complessivamente, hanno prodotto un suono ricco, dominato dalla voce potente di Eric Burdon ma abilmente completata dal chitarrista Hilton Valentine, dal batterista John Steel, dal bassista Chas Chandler e soprattutto dal tastierista Alan Price.

Bisogna aggiungere al mix la produzione del famoso produttore britannico Mickie Most che ha contribuito a realizzare una miscela unica di musica pop e root che ha ancora tanto potere.

The Animals, le canzoni più amate

The House of the Rising Sun (1964). Questa è una delle canzoni più indelebili del gruppo, grazie all’arpeggio, all’assolo elettrizzante di Price e, naturalmente, per la voce dominante di Burdon che contribuisce a un’esecuzione quasi perfetta.

Il video di The House of the Rising Sun:


Passiamo, poi, a Boom, Boom (1964). Proprio come i Rolling Stones hanno presentato una generazione di adolescenti della classe media in Muddy Waters, gli Animals li hanno fatti conoscere con John Lee Hooker attraverso questo entusiasmante classico blues.

Il video di Boom, Boom:


C’è, poi, Don’t Let Me Be Misunderstood del 1965. Dato che la melodia è stata originariamente eseguita da Nina Simone, bisogna comunque ammettere che il gruppo ha avuto coraggio a riproporla.

Il video di Don’t Let Me Be Misunderstood:


Alla stessa Simone non piaceva la loro cover (che si rivelò un successo, benché non fosse stata apprezzata dall’artista) ma immaginiamo che probabilmente la preferisse la versione da discoteca realizzata dai Santa Esmeralda negli anni ’70.

Animals, We Gotta Get Out of This Place e It’s My Life

We Gotta Get Out of This Place (1965). Quando Price lasciò il gruppo, Most collegò la band al team di cantautori di marito-moglie Cynthia Weil e Barry Mann, che fornirono questa grintosa melodia sulla mobilità sociale.

Il video di We Gotta Get Out of This Place:


Probabilmente conosci la versione del suono quasi industriale che mette in evidenza i piatti di basso e il batterista dei Chandle, John Steel, ma The Best of the Animals di ABKCO include la versione del singolo britannica che ha un suono ancora più grezzo.

Infine, citiamo It’s My Life (1965). Il brano rappresenta un’altra canzone che parla di una rottura e, anche se il cantante si lamenta del rifiuto, in realtà sta chiedendo – a gran voce – indipendenza.

Il video di It’s My Life:


Nel 1977, Bruce Springsteen eseguì una versione estesa di questa traccia con un’introduzione drammatica, mediante la quale rifletteva sulla sua relazione tesa con suo padre durante l’adolescenza.

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/TheAnimalsMusic

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/TheAnimalsMusic

Da: Rolling Stone

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