Skin ha accusato di razzismo l’industria musicale: secondo la cantante sono stati gli Skunk Anansie sono stati cancellati volontariamente dagli Oasis.
L’industria musicale è razzista: lo ha affermato senza mezzi termini Skin. La cantante degli Skunk Anansie ne ha parlato in una lunga intervista al Guardian in cui ha ripercorso l’epopea della band negli anni Novanta, quando l’ambiente musicale inglese avrebbe ostracizzato la loro musica proprio per via del suo colore della pelle e del suo orientamento sessuale. Ecco le dure accuse dell’ex giudice di X Factor.
Skin accusa di razzismo l’industria musicale: ecco il perché
La cantante ha puntato il dito contro gli Oasis, il cui successo negli anni Novanta avrebbe obliato praticamente tutto il resto della produzione musicale, compresa quella degli Skunk Anansie. Pur essendo una delle migliori band dal vivo e avendo conquistato grandissimi successi, i loro meriti secondo Skin non vengono minimamente riconosciuti.
“Così tanta storia nera è stata cancellata, e gli Skunk Anansie fanno parte di quella storia nera britannica“, spiega la cantante: “Le donne di colore, da Tina Turner a Grace Jones e Mel B, sono rappresentate come pantere in gabbia, aggressive, apertamente sessuali, animalesche. L’industria allora era di proprietà e gestita da uomini bianchi di mezza età. Se non eri sessualizzata non sapevano cosa fare di te. Li facevi sentire a disagio, perché non stavi giocando al loro gioco“.
Skin vittima di razzismo in Gran Bretagna
L’ex giudice di X Factor ha quindi spiegato che, secondo lei, non potendola sessualizzare l’industria ha fatto in modo di farla apparire come una donna cattiva. Una volta, per un servizio fotografico, la cantante si è accorta che avevano messo una luce sul pavimento per farla sembrare una sorta di “Dracula nero del caz*o“. Proprio per togliersi questa etichetta di recente la leader degli Skunk Anansie ha deciso di partecipare di recente alla versione inglese de Il cantante mascherato. Di seguito il video di Because of You:
