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Salmo: polemica per l’aragosta liberata in mare

Tempo di Lettura: 2 minuti

Salmo ha liberato in mare un’aragosta proveniente da un allevamento: sui social è scattata la polemica per il gesto del rapper.

Salmo è finito al centro della polemica per quello che, almeno in apparenza, voleva essere un bel gesto. Durante un pranzo al ristorante in Sardegna, al rapper è stata offerta un’aragosta ancora viva. Lui, spinto dalla compassione, non se l’è sentita di mangiarla e ha deciso di acquistarla per poi liberarla in mare.

Sui social ha mostrato in un video il momento il cui la rimette in acqua. Peccato, però, che il crostaceo provenisse da un allevamento.

Salmo: l’aragosta liberata in mare

Mi sono seduto al ristorante e mi hanno offerto l’aragostona. L’ho guardata negli occhi e niente: l’ho comprata e adesso la liberiamo” – ha rivelato Salmo nel video pubblicato su Instagram.

Una volta messo in acqua, però, l’animale non sembrava avere molta voglia di muoversi, quasi come se non sapesse cosa fare con tutto quello spazio a disposizione. Il cantante, sorpreso, ha commentato nel video: “Che facciamo? Ce ne andiamo? Mi ringrazi dopo“.

@concertirap

Salmo compra l’aragosta al ristorante per liberarla in mare #salmo #salmolebon

♬ suono originale – concertirap

Salmo: la polemica sui social

Il video di Salmo è diventato immediatamente virale online attirando moltissime critiche. Molti utenti, infatti, gli hanno fatto notare che l’aragosta con ogni probabilità proveniva da un allevamento e quindi non sarebbe sopravvissuta in mare.

Grande Salmo quell’aragosta ha passato tutta la sua vita in una vasca di 30 cm e tu hai pensato di liberarla in mare pensando di fare un opera di bene, durerà 3 ore, a sto punto potevi mangiarla” – ha scritto un utente su Tik Tok.

Salmo

Altri gli hanno fatto notare che rimettere in mare animali nati e cresciuti in un allevamento può causare problemi all’ecosistema e danneggiare altre specie. Alla fine, quello che voleva essere un gesto magnanimo si è trasformato in un gigantesco boomerang per l’artista sardo.

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