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Salmo è furioso con le piattaforme di streaming

Tempo di Lettura: 2 minuti

Salmo è davvero furioso con le piattaforme di streaming: in un reel pubblicato su Instagram il rapper ha sfogato la sua frustrazione.

Qualche giorno fa Salmo ha pubblicato su Instagram un reel in cui ha sfogato la sua frustrazione nei confronti delle piattaforme di streaming. Il rapper sardo è furioso sia con questi servizi “che non pagano un c**zo”, sia con i social network che, a suo dire, lo censurano e non gli consentono di diffondere la sua musica.

Salmo furioso su Instagram

Qualche ora fa il rapper sardo ha diffuso sui social il suo ultimo brano, intitolato “Non mi riconosco“, prodotto da Mace con la partecipazione del giovane Centomilacarie.

Dopo qualche minuto Salmo ha pubblicato una storia in cui ha scritto: “Su Insta continuano a buttare giù il video della canzone Non mi riconosco, mi sembra veramente assurdo. Ho chiesto a chi di dovere per risolvere la situazione, ma vedo che non è cambiato nulla”.

Salmo

Salmo contro le piattaforme di streaming

Poco dopo il rapper ha anche pubblicato un reel su Instagram in cui si lamenta del servizio offerto dalle piattaforme di streaming. “Già la musica è quasi completamente gratis.” – spiega Salmo – “Dovete sapere che le piattaforme streaming non pagano un ca**o, ci danno niente o pochissimo.”

Non posso neanche postare su Internet per fare pubblicità alla canzone che abbiamo fatto per più di 29 secondi…Ma la canzone l’ho fatta io e nemmeno se ti mettono in white list si sblocca. Poi devi stare attento a quello che dici nella canzoni, alle foto che posti ai video che fai se no ti bloccano.” – prosegue.

L’arte è da buttare non c’è più libera espressione. Da quanto mi sono incazzato mi è cresciuta la barba… Ma vorrei solo dire…” e pronuncia una poco elegante bestemmia. Poi, in conclusione, aggiunge: “Non si può dire che cosa succede in Palestina perché se no Zuckerberg blocca tutti. Stiamo vivendo un periodo assurdo dove nessuno dice e fa niente perché ‘ehi domani c’è il derby non ci rompere i cogl**ni!’.

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