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Roger Waters scrive a Olena Zelenska: “La guerra è colpa dei nazionalisti ucraini”

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Roger Waters

Roger Waters ha pubblicato sui social una lettera indirizzata a Olena Zelenska per spiegarle il suo punto di vista sulla guerra.

Roger Waters continua la sua battaglia contro i poteri dell’Occidente, a suo dire i veri colpevoli della guerra che sta affliggendo ormai da troppi mesi l’Ucraina. Alla vigilia del suo 79esimo compleanno, nella sera del 5 settembre, il cantautore britannico ex Pink Floyd ha voluto pubblicare sui social una lettera rivolta a Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. All’interno di questa lettera il compositore ha voluto spiegare il suo punto di vista, secondo cui la guerra non è colpa di Putin, bensì del nazionalismo ucraino.

La lettera di Roger Waters a Olena Zelenska

Introducendo il tutto con un verso della celebre Wish You Were Here dei Pink Floyd, Roger ha iniziato la sua lettera con parole di solidarietà, rivolgendosi con rispetto alla first lady ucraina e condividendo la sua sofferenza, che è la stessa di tutte le famiglie ucraine e russe devastate da questa guerra. Dopo le prime parole introduttive, il cantautore ha però voluto andare al punto della questione, citando un passaggio di un’intervista di Zelenska in cui affermava che con più aiuti all’Ucraina da parte dell’Occidente la guerra sarebbe durata di meno.

Russia e Ucraina
Russia e Ucraina

Waters ha affermato che, se per aiuti intendeva più armi, allora dal suo punto di vista la fist lady stava commettendo un tragico errore, perché gettare benzina sul fuoco non è mai servito ad accorciare una guerra. Quindi, l’artista è voluto andare più in profondità, ricercando le cause della guerra e sottolineando le responsabilità dell’Ucraina, che a suo dire non sarebbero minori rispetto a quelle della Russia.

L’accusa di Roger Waters a Zelensky

Il cantautore ex Pink Floyd ha citato quindi il programma con cui il presidente ucraino ha vinto le elezioni nel 2019. Un programma in cui erano presenti due punti importanti: la pacificazione del Donbass con concessione di parziale autonomia a Donetsk e Luhansk; la ratifica degli accordi di Minsk 2. Punti su cui il presidente ucraino avrebbe invece fatto marcia indietro, ignorando il mandato popolare e facendo prevalere decisioni totalitarie che hanno permesso alle forze del nazionalismo estremo ucraino di prendere il governo del Paese.

Per questo motivo la responsabilità principale del conflitto non sarebbe da ricercare in Putin e nel comportamento della Federazione russa, bensì ai nazionalisti estremisti che hanno indirizzato il Paese verso una guerra disastrosa.

In chiusura l’artista manda un messaggio diretto alla signora Zelenska: “Se ho torto, mi può gentilmente aiutare a capire il motivo? Se invece ho ragione, mi aiuti nel mio sforzo sincero di convincere i nostri leader a fermare il massacro, che serve solo agli interessi delle classi dirigenti e dei nazionalisti estremi qui in Occidente e nel suo bel Paese, a spese della gente comune sia qui in Occidente che in Ucraina, e anzi ovunque nel mondo. Non sarebbe meglio chiedere l’attuazione delle promesse elettorali di suo marito e porre fine a questa guerra letale?“.

Di seguito il post con la lettera di Waters per la first lady:

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