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Renato Zero: “Fossi un giovane non parteciperei a un talent”

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Renato Zero ha parlato della sua carriera, dei talent e del proprio futuro in una interessante intervista a TV Sorrisi e Canzoni.

Renato Zero continua a essere sulla cresta dell’onda, oggi come quarant’anni fa. Nel 1979 raggiungeva per la prima volta il primo posto in classifica con l’album EroZero. Nel 2019 ci è arrivato per la 17esima volta grazie all’ultimo disco, Zero il folle.

Un traguardo straordinario che racchiude in sé il significato di essere artisti veri, capaci di sfidare il tempo e di abbatterlo con il proprio carisma, il proprio talento e quella voglia di ricerca che non guasta e non basta mai. Voglia che oggi sembra mancare a molti giovani. Ecco le dichiarazioni al riguardo del Renatone nazionale in un’intervista ai microfoni di TV Sorrisi e Canzoni.

Renato Zero parla dei talent

A rendere magica la sua carriera è stata in buona parte anche quella follia che lo ha sempre contraddistinto. Follia che oggi non riesce a rivedere in molti giovani colleghi, e questo lo rammarica. Non che volesse avere tanti suoi epigoni in giro per l’Italia, ma la situazione dell’attuale industria discografico non lo soddisfa per nulla: “Lo dico con amarezza, oggi noto soprattutto prodotti creati apposta per il mercato“.

E in parte questa stagnazione e questo appiattimento sono opera dei talent: “Se Zero passerebbe le selezioni per X Factor e The Voice? Non credo, non proverebbe nemmeno a iscriversi per partecipare. C’è un sovraffollamento che impedisce di capire bene le caratteristiche dei singoli ragazzi. I talent show hanno cancellato il concetto di gavetta. E poi danno un messaggio sbagliato: se fallisci al primo colpo, sei finito; mentre invece ho visto tanti ‘ultimi’ trasformarsi in primi, da Lucio Battisti a Vasco Rossi“.

Un ragionamento chiaro e condivisibile, che diventa ancor più coerente quando Renato ammette di aver avuto offerte per diventare giudice di un talent, tutte rifiutate, anche perché lui è stato spesso giudicato e non se la sentirebbe di farlo con i giovani d’oggi.

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/renatozero

Renato Zero, la musica di oggi e il cinema

Parlando più a 360° della musica di oggi, Zero ammette che gli piace chi cerca di cambiare, prova a reinventarsi, e prende come esempio un maestro, Gino Paoli, che negli ultimi anni ha rivisitato il suo repertorio insieme a Danilo Rea.

Quello che invece trova davvero sbagliato è l’assistanza di veri produttori musicali: “Ai miei tempi tutti coloro che erano in questo ambiente sapevano di musica“.

Sempre alla ricerca di un nuovo sé, Renato continua ad amare il sacro fuoco che si è impossessato di lui a 15 anni. Quello che invece cambierebbe della sua vita è l’idiosincrasia per l’aereo e i viaggi all’estero, che gli ha impedito di portare la sua musica fuori dall’Italia, dove probabilmente sarebbe stata ancora più apprezzata.

Ma il Renato di oggi, che tutto ha avuto dalla vita, in quale altro progetto vorrebbe cimentarsi? Qui dubbi non ce ne sono: in un lavoro per il cinema. Spiega l’artista: “È qualcosa di più di un sogno: ho già scritto una sceneggiatura, i finanziatori ci sono, ora si tratta di cercare un direttore della fotografia con i fiocchi , un assistente alla regia di altissimo livello, un casting come dico io“. Cosa ne verrà fuori? Per ora è impossibile dirlo. Ma Zero ha promesso un progetto di livello internazionale.

Di seguito il video di La vetrina:

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/renatozero

Da: Rolling Stone

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