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“Ragni”: il significato del nuovo brano di Tananai

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Tananai

Dopo il successo di “Storie brevi” con Annalisa, Tananai torna con “Ragni”: scopriamo il significato del suo nuovo singolo.

Nell’universo musicale italiano, sempre vivace e in continua evoluzione, si fa spazio la nuova uscita di Tananai, artista che continua a lasciare il segno con la sua originalità. Il cantautore, dopo aver dominato le scene estive con il successo di “Storie Brevi” insieme ad Annalisa, torna ora con un nuovo singolo intitolato “Ragni“, una ballata che si tuffa nelle profondità dell’animo umano, trattando temi quali l’amore, la crescita personale e i timori che ciascuno porta con sé.

“Ragni”: il significato della canzone

Tananai sceglie di aprire il suo cuore nello spiegare le dinamiche dietro “Ragni“. Il brano, realizzato in collaborazione con il producer d.whale, noto anche come Davide Simonetta, si pone come una ballata malinconica che esplora i sentimenti e le paure incarnate dai ragni, elemento simbolico della canzone.

Con questo pezzo, Tananai invita gli ascoltatori a riflettere su quelle paure che, seppure irrazionali come quella per gli aracnidi, spesso rappresentano gli ostacoli più ardui da superare nella crescita personale.

Il videoclip ufficiale di “Ragni”, diretto da Nicolò Bassetto sotto l’etichetta Borotalco.tv, si propone come una narrazione visiva del processo di maturazione del protagonista. Attraverso un percorso simbolico, il video mira a confondere e a stimolare l’interpretazione personale degli spettatori, gettando una luce sulle varie fasi della vita e sulle scelte che portano alla crescita personale e alla responsabilità.

La scia del successo estivo apre le porte a Tananai per un autunno e un inverno ricchi di appuntamenti live. Il “Tananai Live 2024” vedrà l’artista esibirsi in numerosi palasport italiani, partendo da Jesolo per poi attraversare le principali città della penisola, da Milano a Torino, passando per Firenze, Bari, e molti altri centri.

Il testo della canzone

Avevamo parlato due volte
Ci amavamo già da trent’anni
Ma noi avevamo vent’anni
Avevamo vent’anni
Di pianti, di feste e di botte
Lei che ha paura dei ragni
Io avevo paura degli anni
C’eravamo solo ingannati

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