Radiohead, le canzoni migliori: da Creep a There There, i brani che hanno maggiormente caratterizzato la discografia del gruppo capitanato da Thom Yorke.
I Radiohead esistono da poco più di 30 anni e – in questo periodo – hanno pubblicato nove album in studio. Spesso i loro album sono considerati capolavori. D’altronde, l’impatto che la band britannica ha avuto sul mondo della musica è innegabile, pertanto è anche difficile stilare le 5 migliori canzoni del gruppo di Thom Yorke. Molte delle tracce prodotte dai Radiohead, infatti, hanno avuto un importante influenza sul piano sia musicale che culturale.
Radiohead, le canzoni più amate
Iniziamo la nostra lista con Creep, un brano che la band stessa ama e odia (ma soprattutto odia) al tempo.
Il video di Creep:
La traccia era fatta su misura per la categoria Gen X, ossia era – in sostanza – commerciabile. La chitarra pre-ritornello di Jonny Greenwood colpisce, la voce impennata di Thom Yorke durante il bridge e l’attenzione sull’alienazione può essere ascoltata – oggigiorno – come amorevole precursore della continua sperimentazione estetica.
Passiamo, poi, a True Love Waits. Il brano era considerato un classico molto prima che apparisse in A Moon Shaped Pool del 2016.
Il video di True Love Waits:
La canzone di base dello spettacolo dal vivo mostra Yorke in uno dei suoi stati più fragili dal punto di vista musicale, quindi ha senso che quasi tutte le esibizioni lo vedano da solo con un piano a sei corde. La versione registrata aggiorna la canzone con un semplice accompagnamento al pianoforte, tenero e tremolante come gli accendini alzati in aria durante uno show allo stadio.
C’è, poi, Just. Cambiamenti armonici inaspettati, dinamiche selvagge, riff che escono dalle orecchie.
Il video di Just:
Sono stati gli assoli di chitarra di Jonny Greenwood, però, che – in qualche modo – li hanno sconvolti tutti, facendo uscire una delle canzoni rock più uniche e peculiari degli anni ’90. E ha un video straordinario (diretto da Jamie Thraves) abbinato, di cui la gente parla ancora oggi.
Radiohead, Fake Plastic Trees e There, There
Andiamo avanti, menzionando Fake Plastic Trees. Era esattamente il tipo di canzone roboante, eccessivamente drammatica e altamente vendibile che i Radiohead imitarono per oltre un decennio.
Il video di Fake Plastic Trees:
Ma niente si avvicina nemmeno alle qualità uniche di Fake Plastic Trees, che non può essere – di certo – classificata come una ballad ordinaria.
Infine, citiamo There, There. I Radiohead trovano il loro groove in in questa traccia caratterizzata da riff di chitarra molto interessanti.
Il video di There, There:
Il testo presenta una delle migliori frasi di Tom Yorke, ossia:
“Just ‘cause you feel it
Doesn’t mean it’s there“.
“Solo perché lo senti, non significa che sia lì“. Una bella verità.