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Plagi da tribunale: ecco alcuni dei casi più controversi

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I plagi più controversi della storia raccolti in un libro, Ladri di canzoni, di Michele Bovi.

In tutta la storia della musica, di plagi o presunti tali ce ne sono stati a migliaia, se non a milioni. Alcuni di questi sono sfociati in furenti cause in tribunale, altri sono rimasti sospesi come accuse consegnate al vento.

Da Puccini a Baglini, da Modugno ai Modà: i casi più importanti e curiosi sono stati raccolti da Michele Bovi in un libro, Ladri di canzoni, che racconta 200 anni di liti giudiziarie a sfondo musicale.

Ecco alcune delle vicende più clamorose: i plagi più controversi della storia della musica.

I plagi più controversi della storia della musica

The Beatles
The Beatles

Di storie di plagi ce ne sono tante. Come quella di Santa Lucia, classico della canzone napoletana copiato a più riprese Oltreoceano e poi tornato in Italia con Adriano Celentano (ma con un testo diverso), senza mai accreditare agli autori alcun onore.

O come quella dell’aria Madama Butterfly di Giacomo Puccini, copiata da Jack Walker e Joseph Tunbridge ma inavvertitamente, secondo la sentenza del giudice Sir Arthur Luxmoore. Ma andiamo a vedere nel dettaglio alcuni dei più clamorosi.

I Beatles e Antoine

I Fab Four sono stati in più occasioni accusati di plagio, ma ovviamente sono stati anche a loro volta plagiati numerose volte. Nel 1966 il loro editore parigino portò in tribunale il cantautore Antoine, colpevole di aver scritto il brano Votez pour moi, un po’ troppo somigliante a Yellow Submarine.

Per difendersi, Antoine affermò che entrambe le canzoni erano identiche a una sonata di Schubert. Una difesa che non bastò a risparmiargli la condanna da parte del tribunale francese, che lo costrinse a pagare mille franchi, più quattro anni di spese legali, e a ritirare dal mercato il brano in questione.

Ecco Votez pour moi:

Frank Sinatra – Strangers in the Night

Al centro dei casi più controversi di plagio c’è il brano che riaccese la fama di Frank Sinatra negli anni Sessanta: Strangers in the Night. Il celebre pezzo, scritto dal direttore d’orchestra Bert Kaempfert, è finito in tribunale addirittura quattro volte per quattro denunce differenti. Ma nessuna di queste cause finì bene per gli accusatori.

Totò – Malafemmena

Anche il Principe della risata, Antonio De Curtis, sta per finire in tribunale a settant’anni dalla sua scomparsa. I generali dell’Aeronautica, Piero e Roberto Minelli, hanno infatti denunciato gli eredi di Totò per il presunto plagio di Malafemmena.

I due accusatori sono infatti filgi di una compositrice, Maria Pia Donati Minelli, scomparsa da poco, che aveva sempre ritenuto De Curtis colpevole di aver scippato la sua Autunno d’amore, depositata nel 1949 e incisa dal reuccio, Claudio Villa, con il titolo di Notturno.

Da: Rolling Stone

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