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Piero Pelù difende la moglie Gianna Fratta per il suo spot: “C’è chi vede porno ovunque”

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Piero Pelù

Piero Pelù ha preso le difese sui social della moglie Gianna Fratta per uno ‘spot osé’: l’artista attacca la Lega.

Piero Pelù non ci sta! Dopo le accuse di ‘pornografia’ arrivate alla moglie Gianna Fratta per uno spot definito troppo osé, il rocker dei Litfiba ha utilizzato i social per prendere le difese dell’amata consorte, andando all’attacco degli accusatori. A quanto pare la direttrice d’orchestra pugliese che ha rubato il cuore all’artista fiorentino è stata infatti presa di mira da una deputata siciliana che avrebbe puntato il dito su di lei per un post Facebook a suo dire troppo spinto. Un attacco gratuito che ha scatenato le ire di Piero: “C’è chi vede pornografia dappertutto“.

Piero Pelù
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Piero Pelù difende la moglie

Con un post sui social carico d’ironia, Pelù ha risposto alle accuse contro la moglie annunciando di essere pronto a guardare il porno spettacolo della sua porno moglie con artisti super porno per suonare le composizioni di Igor Stravinskij, compositore superdotato. Ovviamente, tutto con un tono sarcastico evidente: “Nella politica odierna di bassa lega c’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara dei negazionisti di covid, mask, vax, green pass, cazz e mazz che si paragonano alle vittime dell’olocausto“. La chiosa di Piero è severa ma anche carica d’amarezza: “Lo dico da anni: non sarà la fama ad ucciderci ma l’ignoranza, quella pilotata dalla stanza dei bottoni“.

Di seguito il post del cantautore:

Polemica per lo spot di Gianni Fratta

A scatenare le polemiche era stato un post utilizzato da Gianna Fratta, moglie del rocker dei Litfiba, su Facebook per promuovere il suo spettacolo. Un post che ha ripreso il linguaggio degli annunci sui giornali: “Appuntamento amoroso. No perditempo. Solo veri interessati ad esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica“. Parole che avevano subito gli strali della deputata regionale leghista Marianna Caronia, che ha poi ribattuto anche alle dichiarazioni di Pelù: “Leggo senza sorpresa la difesa familiare di Piero Pelù. È la conferma della grave confusione tra ruolo pubblico e comportamenti privati che caratterizza la guida della Fondazione“.

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