La carriera, la vita privata e tutte le curiosità su Nino D’Angelo, uno degli artisti napoletani più apprezzati nel mondo.
Nino D’Angelo è l’ex caschetto d’oro di Napoli. Un artista che ha saputo trasformare più volte il proprio stile e la propria carriera, raggiungendo il successo internazionale prima ancora del rispetto della critica. Partito dal basso, Nino si è creato la propria fortuna cogliendo al volo tutte le occasioni che gli sono capitate, e dimostrando che a volte non serve essere già qualcuno, per diventare qualcuno. Ecco la sua storia e tutte le curiosità sulla sua vita privata.
Chi è Nino D’Angelo
Nato a Napoli il 21 giugno 1957 sotto il segno dei Gemelli, Gaetano D’Angelo è il più grande di sei fratelli, figli di un operaio e una casalinga. Cresce principalmente a Casoria, grande comune dell’hinterland napoletano. La sua infanzia e l’adolescenza sono caratterizzate dalle difficoltà economiche della famiglia, che lo costringono a lasciare molto presto la scuola per gettarsi nel mondo del lavoro.
Dopo una breve gavetta, raggiunge un successo regionale nel 1976 con il primo 45 giri, ‘A storia mia (‘O scippo). Già attivo nell’ambito teatrale, agli inizi degli anni Ottanta debutta al cinema con Celebrità. Nel 1982 è protagonista al fianco di Mario Merola della pellicola Tradimento e giuramento.
Nino D’Angelo: la carriera
Il film che consacra Nino D’Angelo alla storia della cultura pop napoletana è però ‘Nu jeans e ‘na maglietta, nel cui cast compaiono anche Bombolo ed Enzo Cannavale, abbinato a un album che vendette oltre un milione di copie. La conquista della scena in ambito nazionale arriva con i successivi dischi Sotto ‘e stelle e Forza campione. In questa metà degli anni Ottanta, Nino è una star, e alterna al lavoro musicale quello cinematografico, con altre pellicole di successo come Uno scugnizzo a New York e Popcorn e patatine.
Gli anni del boom del caschetto biondo napoletano si esauriscono con l’avvenire del 1990. La scomparsa improvvisa dei genitori fa cadere l’artista in depressione. Da questo periodo difficile nasce la decisione di cambiare look, eliminando il suo classico taglio di capelli, e di modificare il suo stile cercando di scrivere canzoni non più per vendere, ma per raccontare le sue emozioni più profonde.
Il frutto di questa mutazione sono album come …e la vita continua, Bravo ragazzo e Tiempo. Con quest’ultimo, Nino riesce per la prima volta a convincere anche la critica. La svolta degli anni Novanta prosegue. Nel 1996 l’artista incontra Roberta Torre, regista del film Tano da morire, per il quale l’artista incide una colonna sonora capace di aggiudicarsi un David di Donatello e un Nastro d’Argento.
Gli anni Duemila si aprono con la partecipazione in alcuni cinepanettoni e con il grande ritorno a teatro con lo spettacolo L’ultimo scugnizzo. Nel 2001 pubblica l’album Terranera, disco di musica etnica di grande successo nazionale.
Di seguito il video ufficiale di Pop corn e patatine, pezzo storico di Nino D’Angelo:
Nino D’Angelo oggi
Attivissimo nell’ultimo decennio con attività legate al mondo del teatro, della canzone e della cultura popolare napoletana, nel 2013 raggiunge per la prima volta il Teatro Real San Carlo di Napoli per uno spettacolo dedicato a Sergio Bruni a dieci anni dalla sua scomparsa. Nel 2017 ha tenuto un tour per festeggiare i suoi 60 anni, con evento speciale allo stadio San Paolo di Napoli. Davanti a migliaia e migliaia di persone sfilando ospiti importanti come Sal Da Vinci, Gigi Finizio, Maria Nazionale ma anche i rapper Clementino e Rocco Hunt.
Nino D’Angelo a Sanremo
Dopo aver raggiunto la top ten delle classifiche italiane con il disco Eccomi qua, nel 1986 D’Angelo raggiunge per la prima volta il palco dell’Ariston con il brano Vai. Ignorato dalla critica, diventa uno dei più grandi successi commerciali di quell’edizione del Festival.
Per rivederlo a Sanremo bisogna arrivare al 1999, anno di Senza giacca e cravatta, cantata insieme a Brunella Selo. Con questo pezzo, D’Angelo raggiunge l’ottava posizione nella classifica finale. La sua terza partecipazione risale al 2002, con il brano Marì, che riscuote un minor successo, così come quella dell’anno dopo, con ‘A storia ‘e nisciuno.
Nel 2010 si presenta al Festival insieme alla cantante napoletana Maria Nazionale, con il brano Jammo jà, incentrato sulla Questione meridionale, ma non riesce ad arrivare in finale. Ci riprova nel 2019 in coppia con Livio Cori: i due artisti partenopei hanno presentato il pezzo Un’altra luce. Anche stavolta però Nino non riesce a conquistare il pubblico dell’Ariston.
La vita privata di Nino D’Angelo: moglie e figli
Nino D’Angelo ha incontrato Annamaria Gallo da giovanissima: lei aveva 12 anni, lui 17. Il loro amore è stato forte fin dal principio, tanto da portare alla nascita del loro primo figlio, Antonio, nel 1979. Nello stesso anno i due giovani decidono di sposarsi.
Nel 1983 nasce il loro secondogenito, Vincenzo. Oggi i figli di Nino D’Angelo sono rispettivamente un regista e un giornalista. E il matrimonio? Prosegue, tra alti e bassi, da quasi quarant’anni. Nelle sue interviste più volte il cantante ha elogiato la consorte, donna ricca di pazienza e virtù. Doti che con tutta probabilità permetteranno alla loro relazione di continuare fino all’eternità.
Sai che…
– Nino D’Angelo è alto 1 metro e 70.
– La sua carriera è iniziata come cantante ai matrimoni e contemporaneamente come gelataio alla Stazione di Napoli Centrale.
– Dove abita Nino D’Angelo? Nonostante l’amore per Napoli, da diversi anni l’artista ha deciso di trasferirsi a Roma, dove ha una splendida casa.
– Il suo film più famoso, ‘Nu jeans e ‘na maglietta, tenne testa al botteghino a Flashdance.
– Il suo brano Napoli, tratto dalla pellicola Quel ragazzo della curva B, è stato per un certo periodo un inno per i tifosi della squadra di calcio del Napoli.
– Nel giorno del suo quarantesimo compleanno ha tenuto un concerto a Scampia, davanti a oltre 1omila persone.
– Su Instagram Nino D’Angelo ha un account ufficiale da centinaia di migliaia di follower.
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