Morgan su Eddie van Halen: “Era un genio, basta ascoltare il riff di Jump”
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Morgan ha voluto ricordare il grande Eddie van Halen sottolineando la sua genialità attraverso il più iconico riff di sintetizzatore della storia.
Tra le tante voci che hanno voluto ricordare la grandezza di Eddie van Halen, c’è anche quella di Morgan. Il cantautore ex Bluvertigo con un post su Instagram ha tributato il suo omaggio al chitarrista dei Van Halen, ma non partendo da uno dei suoi assolo portentosi, come quello di Beat It o Eruption, ma dal più iconico riff di sintetizzatore della storia: quello di Jump.
Morgan, Van Halen e il riff di Jump
“Basterebbe pensare che uno dei più preparati e virtuosi chitarristi di tutti i tempi ha fatto il suo più grande successo suonando un sintetizzatore al posto della chitarra. Questo basta e avanza per rendersi conto di che cosa è un genio“, ha scritto Morgan su Instagram, iniziando il suo lungo omaggio allo storico chitarrista di origine olandese.
L’artista brianzolo sottolinea infatti come il genio non sia mai lineare, dritto, e non sia sempre colui che inventa le cose, ma che spesso le reinventa. Per esempio, un suo compagno di classe, bocciato due volte, un giorno entrò in classe e spiegò di aver fatto una scoperta clamorosa. Dopo averla enunciata, il professore gli disse che si trattava del teorema di Pitagora, e che era stato scoperto già secoli e secoli prima, ma questo non toglieva nulla alla sua genialità in quel momento.
Perché Eddie van Halen era un genio secondo Morgan
Tornando a Eddie, l’ex giudice di X Factor spiega: “Prese un sintetizzatore proprio nel momento in cui i sintetizzatori rappresentavano ‘l’anti musica’ […] Ma lui se ne sbatté altamente del banale chiacchiericcio dei detrattori un po’ ignorantelli e anche un po’ retrogradi […] Prese un Oberheim, che era il miglior synth all’epoca, era polifonico e programmabile, non fece quello che era scritto sul manuale d’istruzione o che si faceva negli studi di registrazione, perché mise il synth nell’ampli per chitarra et voilà! Fece il suono più bello di sintetizzatore mai ascoltato, il più potente, più perfetto, più fat, grasso, come deve essere un polisynth, e tutti muti“.
Ecco perché il riff di Jump (che ha tra l’altro anche uno dei suoi assolo migliori) è ancora oggi il più suonato e l’unico che, ogni volta, fa dire a qualcuno: “Wow!“. Di seguito il suo post: