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Morgan critica Sanremo e si candida per sostituire Amadeus

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Morgan ha critica to Sanremo 2023 e coglie l’occasione per candidarsi al posto di Amadeus nel ruolo di direttore artistico.

E pensare che fino a pochi anni fa era uno dei grandi protagonisti di Sanremo, riportato sul palco dell’Ariston proprio dall’attuale direttore artistico, Amadeus. Oggi Morgan, protagonista del fatto più clamoroso mai accaduto nella kermesse, è invece un grande avversario di questo Sanremo, quello creato con grande attenzione proprio da Ama, e non perde occasione per criticarlo. Un modo nemmeno troppo velato per avanzare la sua candidatura: vorrebbe essere il nuovo direttore artistico del Festival.

Morgan attacca Sanremo 2023

Intervenuto ai microfoni del programma Un giorno da pecora di Rai Radio 1, il cantautore brianzolo ha detto la sua sul Festival appena andato in archivio. Ovviamente, bocciando senza pietà tutto e tutti. Su ventotto canzoni, ce n’è infatti solo una che gli è piaciuta, e non assolutamente quella che ha vinto.

Morgan

Tutto l’insieme l’ho trovato stucchevole“, ha dichiarato l’ex giudice di X Factor, aggiungendo che le canzoni secondo lui non c’erano. Nonostante fossero ventotto, erano carenti sotto molti punti di vista, a partire da quello armonico: “E senza accordo tutto diventa noioso“. Anche per quanto riguarda i testi non ce n’è stata una che lo abbia convinto, perché sembravano scritte da “qualcuno che non è un vero autore“.

Una critica da cui non si salva il suo ex pupillo, Mengoni. La sua canzone l’ha infatti udita, ma non l’ha sentita. L’unica artista che ha voluto salvare, o meglio l’unico pezzo che gli è piaciuto, è Sali di Anna Oxa: “Il suo pezzo mi piace… ha un gusto armonico anni Ottanta“.

La candidatura a direttore artistico

Insomma, una stroncatura totale per il quarto Festival guidato da Amadeus, capace di innescare più polemiche clamorose che non di lanciare brani indimenticabili, a detta di Morgan. E proprio per questo motivo l’artista non ha perso occasione per avanzare nuovamente una sua candidatura, al ruolo però esclusivamente di direttore artistico.

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Spiega la voce dei Bluvertigo: “Non capisco perché conduttore e direttore artistico debbano essere ricondotti alla stessa figura. Pippo Baudo aveva Sergio Bardotti dietro, ad esempio! Io a condurre metterei Piero Chiambretti. Inviterei in gara De Gregori, Guccini, Fossati e poi le nuove generazioni, che non sono per forza quelli delle major, perché la musica è ovunque“.

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