Morgan è stato assolto nel processo per diffamazione contro Bugo per i fatti di Sanremo 2020: per i giudici il fatto non sussiste.
Il Tribunale di Imperia ha assolto Morgan dall’accusa di diffamazione aggravata nei confronti di Bugo per i fatti risalenti al Festival di Sanremo 2020. Il pubblico ministero aveva richiesto una condanna di un anno e sei mesi, ma secondo i giudici il fatto non sussiste: si chiude così la controversia che va avanti da anni tra i due cantanti.
Gli eventi di Sanremo 2020
La vicenda ha avuto inizio durante il Festival di Sanremo del 2020, edizione alla quale Morgan e Bugo parteciparono insieme con il brano “Sincero“. I due artisti, prima dell’esibizione del venerdì, litigarono dietro le quinte. Saliti sul palco, Morgan cambiò le parole della canzone trasformandola in un‘accusa di ingratitudine nei confronti di Bugo.
Il testo modificato recitava: “Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Ma tu sai solo coltivare invidia, ringrazia il cielo se sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro e questo sono io“. Bugo decise allora di abbandonare il palco e il duo venne squalificato dal Festival.
La vicenda giudiziaria
Bugo intraprese un’azione legale nei confronti del collega già nel 2020, sostenendo che il comportamento di Morgan avrebbe gravemente compresso la sua reputazione. In una nota diffusa dal suo ufficio stampa si legge: “Dopo i fatti avvenuti in occasione del Festival di Sanremo 2020, Bugo non ha mai cercato conflitti o controversie pubbliche, ma è stato costretto a intraprendere questa azione legale per difendere la sua dignità e il suo benessere emotivo e professionale.”
“Più volte Morgan è apparso in contesti pubblici denigrando l’immagine del collega. Bugo si affida ora alla giustizia, affinché venga fatta luce su questa situazione e vengano ristabiliti i fatti secondo verità ed equità” – conclude la nota. Oggi però, la querelle si è conclusa definitivamente: i giudici hanno riconosciuto che le affermazioni di Morgan rientravano nelle critiche artistiche e che, quindi, non sussiste diffamazione.