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Mogol si scaglia contro Sanremo 2023 e le scelte di Amadeus: “È il Festival degli influencer!”

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Il cast di Sanremo 2023 scelto da Amadeus non convince Mogol: per il leggendario autore ci sarebbero troppi influencer.

Il Festival di Sanremo 2023 è ancora il Festival della canzone italiana? Non per Mogol. Piuttosto, sarà il Festival degli influencer. Ne è convinto il leggendario paroliere, uno dei più grandi autori della nostra musica. Dopo l’annuncio dei ventidue Big del cast, in attesa di scoprire chi saranno i sei Giovani che si aggiungeranno alla truppa, il signor Rapetti non ha avuto parole tenerissime nei confronti di Amadeus e in generale di chi organizza la kermesse ormai guardando più a dover poter racimolare pubblico e share, piuttosto che alla qualità di canzoni e interpreti. Ma le cose stanno davvero così?

Sanremo 2023: Mogol si scaglia contro Amadeus

Sono passati pochi giorni dall’annuncio del cast del prossimo Festival, ma non mancano le polemiche sia da parte del pubblico generalista che di qualche addetto ai lavori. In particolare, a storcere il naso è stato Mogol, paroliere storico e presidente della SIAE.

Amadeus

Intervenuto ai microfoni dell’AdnKronos, Mogol non ha usato mezzi termini per giudicare con grande severità le scelte del direttore artistico: “Ormai se vuoi entrare al Festival devi avere un seguito social consistente, o devi fare colore e sensazione. Ho visto il cast annunciato da Amadeus e, come prevedevo, è il festival degli influencer“.

Una critica conclusa con complimenti alla propria scuola, il CET, dalla quale escono pezzi bellissimi che dovrebbero essere conosciuti e presentati, ma che invece non vengono presi in considerazione da chi organizza eventi importanti come Sanremo. Parole che in realtà sembrano indebolire la critica di Rapetti, quasi si trattasse di un modo per portare acqua al proprio mulino.

Chi sono gli influencer del Festival 2023?

Al di là del possibile tentativo di dare maggior spazio alla propria scuola, che rimane comunque molto prestigiosa, il discorso di Mogol non sembra avere molti appigli, almeno per quest’anno. Escludendo Chiara Ferragni, che comunque non gareggerà a Sanremo ma sarà solo conduttrice per due serate, in questo Festival di influencer non sembrano essercene molti.

Senza considerare gli artisti provenienti da Sanremo Giovani (qualcuno già famoso c’è, ma anche a livello social non parliamo di personaggi che portano davvero con sé un seguito importante), nel cast dei Big troviamo molti cantanti famosi, con un grande pubblico, ma non proprio catalogabili come “influencer”, dove per influencer si intendono personaggi com un seguito social di altissimo livello. Esclusi i ‘vecchi’, che evidentemente non rientrano nel discorso di Mogol (e quindi Giorgia, Articolo 31, Modà, Cugini di Campagna, Marco Mengoni, Anna Oxa, Paola e Chiara, Gianluca Grignani e se vogliamo anche Ultimo, Elodie, Levante e Colapesce e Dimartino), andiamo a vedere i numeri social di quelli che restano per capire chi possano essere questi ‘influencer’ cui fa riferimento l’autore:

Ariete -> +500k su Instagram, +600k su TikTok
Mara Sattei -> +350k su Instagram, +100k su TikTok
Leo Gassman -> +200k su Instagram, +40k su TikTok
Mr. Rain -> +300k su Instagram, +300k su TikTok
Lazza -> +1.3 milioni si Instagram, +300k su TikTok
Tananai -> +450k su Instagram, +200k su TikTok
LDA -> +500k su Instagram, +6k su TikTok
Madame ->+900k su Instagram, +500k su TikTok
Rosa Chemical ->+100k su Instagram, +100k su TikTok
Coma_Cose -> +200k su Instagram, +5k su TikTok

Numeri social effettivamente importanti per quasi tutti, ma che dovrebbero essere associati al loro percorso discografico. Lazza, ad esempio, con diversi album di grande successo alle spalle, non può essere definito un influencer. Un discorso simile, seppur in tono minore, vale per Mr. Rain. Stesso dicasi per altri artisti che già hanno, tra le altre cose, calcato il palco del Festival, come Tananai, Madame e i Coma_Cose, senza dimenticare Leo Gassmann. Più che per lo status di influencer, si è guadagnato Sanremo come quota Amici LDA, e questo è un altro discorso.

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Restano dunque solo Ariete, Mara Sattei e Rosa Chemical. Mentre la seconda può vantare tra le altre cose una carriera di oltre dieci anni e una partecipazione anche alla hit dell’ultima estate, Ariete è una delle artiste simbolo della Generazione Z in Italia, mentre Rosa Chemical ricopre quel ruolo di personaggio ambiguo simil-Achille Lauro che mancava a questo cast. Basta questo per bollarli come semplici ‘influencer’? Forse, per una volta, anche un paroliere eccezionale come Mogol non ha sbagliato tanto come concetto, quanto proprio per la scelta della parola usata.

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