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Manuel Agnelli pazzo per i Maneskin: “Sono i nostri Beatles”

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Manuel Agnelli degli Afterhours

Manuel Agnelli loda i Maneskin dopo l’apertura ai Rolling Stones: le parole al miele del giudice che li ha lanciati a X Factor.

Li ha lanciati lui, li ha spronati e li ha aiutati durante X Factor: ma non chiamatelo padre artistico. Manuel Agnelli è tornato a parlare della band che più di ogni altra lo ha reso orgoglioso nella sua avventura come giudice del talent. All’indomani dell’apertura del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, il leader degli Afterhours ha parlato di Damiano e compagni ai microfoni di Repubblica, con parole al miele e paragoni anche piuttosto arditi, se presi alla lettera e senza comprenderne appieno il senso.

Manuel Agnelli
Manuel Agnelli

I Maneskin aprono per gli Stones: la reazione di Agnelli

Nessuno ha avuto modo di conoscere meglio i Maneskin per quanto riguarda il loro percorso musicale più di Manuel Agnelli. Per questo motivo al cantante degli Afterhours non costa molto poter giudicare gli step della loro carriera, sottolineandone gli aspetti positivi: “Chiunque alla loro età, aprendo un concerto dei Rolling Stones, si sarebbe bloccato, si sarebbe emozionato così tanto da non essere probabilmente più se stesso. Invece, loro riescono a partecipare a cose gigantesche traendone piacere, con uno spirito molto bello“.

Non si sono montati la testa, non si sono fatti prendere dalla smania del successo, hanno saputo incassare le critiche e sfruttare ogni occasione. I Maneskin sono al momento un fenomeno mondiale che sembra poter resistere anche al tempo. Perché hanno un potenziale tale da poter ancora crescere moltissimo: “Si sono migliorati e ancora miglioreranno. (…) Chiaro che musicalmente possono crescere ancora enormemente, ma quello che possiedono loro ora è quasi impossibile da ottenere, anche in progetti musicali che sono più maturi e sviluppati“. Parole importantissime, cui si aggiunge un paragone che lascia davvero senza parole.

Maneskin come i Beatles: le parole di Agnelli

I Maneskin sono come i Beatles. O meglio, sono i nostri Beatles. Non ha paura a lasciarsi andare a una dichiarazione del genere, molto forte, il giudice di X Factor. D’altronde, ai loro inizi i Fab Four erano nulla più che una boyband, spiega Angelli: “Avevano già un suono personale, ma alla musica davvero immortale, alle sperimentazioni, ci hanno pensato qualche anno più tardi quando erano più cresciuti e forse anche stanchi di quella dimensione“.

Non che Damiano, Victoria e compagni siano a quel livello. Ma il potenziale c’è tutto: “Lasciamogli tutto il tempo che ci vuole per godersi questo momento: non facciamo gli italiani, che continuano a martellarsi le dita; non creschiamo prima i difetti dei pregi, perché la verità è che i Maneskin stanno aprendo dei portoni per tutta la musica italiana“.

Di seguito il video di Zitti e buoni della band romana:

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