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Malika Ayane e il Marocco ai Mondiali: “Ho capito che in Italia c’è ancora razzismo”

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Malika Ayane

Le polemiche per i festeggiamenti dei tifosi del Marocco in tutta Italia hanno ferito Malika Ayane: la denuncia della cantante.

I Mondiali 2022 in Qatar, tra mille polemiche, alcune giustificate e corrette, altre meno, stanno finalmente per arrivare a conclusione. Comunque vada, è certo che la squadra rivelazione della competizione sarà il Marocco. La nazionale maghrebina è stata infatti la prima rappresentante africana ad approdare in semifinale in una Coppa del Mondo, grazie al successo di misura nel già storico quarto di finale con il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Anche per la portata di questo risultato, in tutta Europa, Italia compresa, non sono mancate scene di delirio collettivo nelle comunità marocchine e africane presenti sul territorio. C’è però chi non ha apprezzato quest’euforia, e ha mosso dure accuse sui social, ferendo anche chi, come Malika Ayane, ha a cuore sia l’Italia che il Marocco.

Malika Ayane e il razzismo contro il Marocco

CI vuole poco a vedere tramutata la propria gioia in un dolore insopportabile. Lo sa bene Malika Ayane, cantautrice milanese di 38 anni originaria, da parte di padre, proprio del Marocco. Intervistata da La Repubblica, l’artista è intervenuta sul Mondiale straordinario dei Leoni dell’Atlantico, e ha voluto nell’occasione parlare anche di una piaga sociale che non accenna ad abbandonare definitivamente il nostro Paese: il razzismo.

Malika Ayane
Malika Ayane

Mi sono resa conto dai commenti dei festeggiamenti che nel Paese c’è ancora razzismo“, ha spiegato la cantante, evidentemente scossa dall’utilizzo di certe parole inappropriate sui social. Lei, che si sente di appartenere alla prima generazione di marocchini nati a Milano, ha voluto accendere i fari su una situazione incresciosa, che parte dall’alto, dall’assenza ad esempio di cittadinanza data a tanti marocchini nati in Italia, e arriva fino al razzismo che si manifesta negli strati più bassi della popolazione. C’è molto da fare, ma Malika guarda al futuro con rinnovato ottimismo: “L’impresa del Marocco servirà a tanti, è una botta di autostima“.

La gioia di Malika Ayane per il Marocco

Dopo aver eliminato, ai gironi, una Nazionale ricca di campioni come il Belgio, e aver estromesso dalla competizione, agli ottavi e ai quarti, rispettivamente la Spagna e il Portogallo, il Marocco crede sempre più nell’impresa che avrebbe qualcosa di davvero epico.

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L’ostacolo per poter raggiungere la finale è però il più complicato possibile: la Francia campione del mondo, trascinata in Qatar dal più forte giocatore degli ultimi anni, Kylian Mbappé. Insomma, tutto fa pensare che la favola del Marocco sia destinata a finire, ma finché può Malika, come milioni di marocchini, vuole continuare a sognare: “C’è il sogno, è vero, ma stanno giocando bene. C’è un portiere che non fa passare niente, tecnicamente è un bel calcio. Speriamo che non scattino l’ansai e la paura, ma che sia una bella partita, di quelle da missione impossibile“.

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