Tutti i cantanti e i musicisti morti nel 2020: da Little Richard a Eddie van Halen, passando per l’indimenticabile Stefano D’Orazio.
Sono stati davvero tanti i cantanti morti nel 2020, complice la pandemia da Covid che ha portato via anche molti grandi musicisti in Italia e nel mondo. Lutti dolorosi, che hanno reso ancora più infausto questo anno che non dimenticheremo mai, e non certo per emozioni positive. Da Little Richard a Eddie van Halen, passando per il nostro amatissimo Stefano D’Orazio: ricordiamo insieme le grandi star della musica che ci hanno lasciati quest’anno.
Le star della musica morte nel 2020
Il primo grande lutto dell’anno nel mondo della musica internazionale fu quello di Neil Peart, leggendario batterista e paroliere canadese in forza ai Rush. Uno dei più grandi percussionisti di tutti i tempi, scomparso il 7 gennaio dopo una lunga battaglia con un cancro al cervello. Di seguito la storica Tom Sawyer:
Il 19 febbraio fu invece ucciso in una sparatoria il rapper 20enne Pop Smoke, tra i grandi protagonisti in questo 2020 grazie al suo primo album postumo, arrivato al primo posto in classifica in moltissimo paesi. Di seguito la sua What You Know Bout Love:
Per cancro morì invece il 24 marzo 2020 Bill Rieflin, altro grande batterista, in passato nei Ministry e nei R.E.M. A causa di complicazioni cardiache ci ha lasciati il 30 marzo il grande cantante americano Bill Withers, famoso per hit come Lean On Me e Ain’t No Sunshine:
Altra dolorosissima scomparsa il 21 aprile, quando a lasciarci fu musicista tedesco Florian Schneider, tra i fondatori dei Kraftwerk. Una morte improvvisa dopo una breve lotta contro il cancro. Di seguito la loro The Robots:
Il 30 aprile ci lasciò Tony Allen, storico batterista nigeriano, tra i creatori dell’Afrobeat con Fela Kuti. Nello stesso giorno se ne andò anche l’attore e cantante Sam Lloyd, famoso per il ruolo di Ted Buckland in Scrubs. Un tremendo lutto fu poi quello del 9 maggio, quando a lasciarci fu Little Richard, una leggenda del rock and roll, reso immortale da canzoni come Tutti frutti:
A scuotere il mondo dell’R&B e del soul fu invece la scomparsa di Betty Wright il 10 maggio, uccisa da un cancro. Il 22 maggio morì invece dopo una lunga lotta con una malattia Mory Kanté, altra colonna della musica africana, artista guineano famoso in tutto il mondo per il brano Yéké Yéké:
Il 24 maggio ci lasciò Jimmy Cobb, batterista e il ultimo musicista tra i creatori del celebre Kind of Blue di Miles Davis, mentre il 9 maggio abbiamo dovuto dire addio a Pau Donés, il frontman degli Jarabe De Palo, forse il musicista spagnolo più amato in assoluto in Italia, grazie alle tante collaborazioni con artisti come Modà e Jovanotti. Di seguito la sua La flaca:
Tra le morti più misteriose dell’anno c’è stata poi quella di Naya Rivera, attrice e cantante di Glee scomparsa l’8 luglio. Il 25 luglio abbiamo invece dato il nostro addio al chitarrista Peter Green, storico fondatore dei Fleetwood Mac, uno dei guitar hero più importanti degli anni Sessanta. Il 14 agosto è morto Pete Way, ex bassista tra gli altri degli UFO e di Ozzy, mentre il 18 agosto se ne andò Jack Sherman, uno dei primi chitarristi dei Red Hot Chili Peppers. Il 20 agosto invece un tumore al pancreas ha portato via Frankie Banali, storico batterista di Quiet Riot e W.A.S.P. Il 19 settembre fu invece il turno di un altro grande batterista, Lee Kerslake, in passato negli Uriah Heep e anche lui con Ozzy. A causa di un cancro ci ha invece lasciati il 6 ottobre Eddie van Halen, probabilmente il più influente chitarrista dopo Jimi Hendrix, un mito che rimarrà vivo per sempre nel cuore dei fan. Di seguito la sua Jump:
Il 18 ottobre è morto per un cancro José Padilla, il dj simbolo della musica chillout, mentre il giorno dopo ci ha lasciati Spencer Davis, il gallese che aveva scritto la celebre Gimme Some Lovin’:
Un altro pezzo degli Uriah Heep ci ha lasciati il 4 novembre, il tastierista Ken Hensley, mentre il 22 dicembre ci ha lasciati il fondatore dei Mountain, Leslie West. Il lutto natalizio è invece stato quello di Tony Rice, leggenda del bluegrass.
I cantanti morti nel 2020 in Italia
Il 3 gennaio, ancora prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus, ci lasciava Franco Ciani, ex marito di Anna Oxa, nonché produttore e cantautore che aveva firmato, tra le altre cose, il successo Ti lascerò, con cui Anna e Fausto Leali vinsero Sanremo nel 1989. Il 9 febbraio a lasciarci fu il soprano Mirella Freni, a quasi 85 anni, mentre il 13 febbraio abbiamo detto addio al baritono Franco Bordoni. Due colpi durissimi per la nostra lirica.
Lo stesso 13 febbraio è scomparso anche il batterista e paroliere napoletano Franco Del Prete, storico membro degli Showmen e dei Napoli Centrale. Di seguito l’audio di Campagna, grande pezzo del gruppo di James Senese:
Il 29 febbraio siamo stati invece costretti a dire prematuramente addio a Elisabetta Imelio, 44enne storica cantante dei Prozac+, uccisa da un tumore mammario. Riascoltiamo la celebre Acida:
Altro lutto dolorissimo per la musica napoletana fu invece quello arrivato il 23 marzo 2020, quando per un arresto cardiaco ci lasciò il grande tastierista Joe Amoruso, storico collaboratore di Pino Daniele ma anche di altri grandi artisti, come Andrea Bocelli. Il 27 marzo morì invece per una malattia cardiaca una straordinaria voce partenopea, l’80enne Mirna Doris.
Il 6 luglio fu quindi la volta di uno dei lutti più devastanti dell’anno. Scomparve infatti nel pieno dell’estate il Maestro Ennio Morricone, uno dei compositori più importanti nella storia del novecento.
Il 2 ottobre a lasciarci è stato Luciano Ghezzi, 56enne bassista storico dei ClanDestino, il primo gruppo di Ligabue.
Cantanti e musicisti morti per Covid nel 2020
Il primo grande lutto nel mondo della musica causato dal Covid-19 fu quello che colpì Manu Dibango, grandissimo sassofonista camerunese, collaboratore in passato anche dei nostri Enzo Avitabile e Jovanotti. L’artista ci ha lasciati il 24 marzo. Il giorno dopo ci ha lasciati per l’evolversi della malattia lo storico compositore, produttore e paroliere Detto Mariano. Altra vittima illustre del Covid-19 è stata poi il cantautore americano John Prine, scomparso il 7 aprile, una leggenda del country e del folk americano.
Dopo una sorta di ‘pausa’ estiva, il 12 settembre il Coronavirus ha poi ucciso Toots Hibbert, una leggenda della musica reggae. Il più grande lutto per la musica italiana causato (anche) dal Covid è però stato quello riguardante Stefano D’Orazio, paroliere e batterista dei Pooh, una colonna portante della nostra musica leggera scomparsa il 6 novembre: