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Laura Pausini descrive “l’hamburger perfetto”: arrivano le critiche

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Laura Pausini

Durante l’ultima puntata di Pinocchio, Laura Pausini ha descritto “l’hamburger perfetto”: è stata criticata da Selvaggia Lucarelli.

Uno dei temi dell’ospitata di Laura Pausini nel programma Pinocchio, in onda su Radio Deejay, è stato proprio l’hamburger perfetto. La cantante lo ha descritto nei minimi dettagli, ma le sue parole non sono piaciute a Selvaggia Lucarelli che da un po’ di tempo è diventata vegetariana.

Laura Pausini: la descrizione dell’hamburger perfetto

Laura Pausini è stata ospite di una puntata di Pinocchio il cui tema centrale era il cibo comfort. Parlando di come deve essere fatto secondo lei un hamburger, la cantante di Solarolo ha dichiarato: “Deve essere morbidoso, con pane bianco. Dentro una foglia di insalata, ma giusto per il colore. Un litro di maionese, poi invece della carne di manzo io metto il pollo fritto. Un mega nuggets“.

Laura Pausini all'Eurovision 2022
Laura Pausini all’Eurovision 2022 (ph. Brunetti)

Le parole di Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli, che da tempo si occupa di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di un sistema alimentare più etico, non ha apprezzato le affermazioni di Laura Pausini.

È davvero un peccato nel 2024 vedere un personaggio pubblico con un seguito così enorme fare un’ode all’hamburger. Tra l’altro di pollo, e cioè pollo broiler, visto che è praticamente il 98% del pollo sul mercato.” – ha scritto la giornalista nelle sue storie Instagram.

Poi ha spiegato: “Un pollo selezionato geneticamente per essere già pronto in 30-40 giorni. Un pulcino troppo grasso che non si regge neppure sulle zampe e che talvolta muore soffocato dal suo stesso peso prima di arrivare al macello“.

Non mi piace colpevolizzare i carnivori, lo sono stata (carnivora)” – prosegue – “e non sono migliore di nessuno, ma trovo che una pandemia, in piena fase di cambiamento climatico e con così tante informazioni sugli allevamenti intensivi, la mia generazione abbia il dovere di informarsi. Di parlare di alimentazione sostenibile o magari di non parlarne affatto, ma almeno di non pubblicizzare con questa leggerezza il cibo che uccide gli animali e il pianeta, cioè noi“.

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