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La musica house piange Paul Johnson: aveva 50 anni ed era stato ricoverato per Covid

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Paul Johnson è morto: addio al leggendario dj di Chicago, scomparso all’età di 50 anni dopo essere stato ricoverato per Covid.

Il mondo della musica house piange per la scomparsa di uno dei più importanti producer e dj di Chicago: è morto Paul Johnson, una vera icona per la città dell’Illinois. L’artista aveva 50 anni e aveva trascorso le ultime settimane in ospedale, ricoverato dopo aver contratto il Covid-19. A riportare la notizia è stato 5 Magazine. Dopo qualche ora è arrivata la conferma della sua agenzia e sulla sua pagina Facebook.

Consolle per dj

Paul Johnson è morto per Covid

Il decesso ha sconvolto l’intero universo della musica house di Chicago. Tantissime figure hanno voluto tributare un omaggio al grande dj sui social e in maniera pubblica. Scrive ad esempio Mike Servito su Twitter: “Ci ha insegnato come saltare a ritmo. Aveva un groove come nessun altro, onestamente… I suoi dischi e la sua musica rimarranno nel tempo. Avremo sempre quel groove a Chicago“.

Chi era Paul Johnson

Nato a Chicago nel 1971, Johnson aveva iniziato la sua carriera di dj da adolescente, verso la metà degli anni Ottanta, affermandosi però nel corso del decennio successivo. In tre decenni aveva pubblicato centinaia di dischi per tante etichette differenti, raggiungendo la testa della classifica dedicata dalla alla musica da club con il singolo Get Get Down:

Nel corso degli anni aveva anche fondato una sua etichetta discografica, la Drust Traxx, lanciando progetti di produttori più o meno affermati come K-Alexi, Stacy Kidd, Glenn Underground e Robert Armani. La sua eredità si può rintracciare anche in brani di grande popolarità come Teachers dei Daft Punk, un pezzo del 1997. Il duo francese non ha mai nascosto di avere infatti tra i propri idoli proprio l’artista di Chicago.

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