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La mia generazione ha perso, qualche curiosità sull’album di Giorgio Gaber

Tempo di Lettura: 2 minuti

Scopriamo qualche curiosità su La mia generazione ha perso, album in studio realizzato da Giorgio Gaber nel 2001.

La mia generazione ha perso è un album in studio di Giorgio Gaber, che fu realizzato dall’artista, in collaborazione con Sandro Luporini, nel 2001. Questo lavoro rappresenta la prima uscita dopo Piccoli spostamenti del cuore, che l’artista pubblicò nel 1987. Scopriamo insieme qualche curiosità su questo album, composto da 12 brani, che trattano di tematiche ancora attuali, come la società, il malcostume e la politica.

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/GiorgioGaberOfficial

Giorgio Gaber, qualche curiosità sull’album La mia generazione ha perso

La mia generazione ha perso è un album di Giorgio Gaber, realizzato in studio nel 2001, in collaborazione con Sandro Luporini. Il disco contiene 12 canzoni, non tutte inedite, che l’artista ha eseguito negli spettacoli dal vivo in teatro o che sono state registrate per la prima volta. L’album prende il titolo da una frase contenuta da La razza in estinzione, una delle canzoni più forti e importanti di questo album.

Il video de La razza in estinzione:


Ascoltando le parole contenute nelle singole canzoni, possiamo notare che Gaber effettua una forte denuncia del malcostume della società, della cattiva politica, tirando in ballo anche la sfera religiosa e, di conseguenza, la Chiesa della scorretta gestione della sfera culturale.

Questi sono solo alcuni degli argomenti che arrivano all’ascoltatore, il quale si ritrova a pesare tutta l’amarezza provata dal narratore di fronte a una dilagante decadenza morale. Perché la sua generazione, in definitiva, ha perso? Semplicemente per mancanza di ribellione e lotta che la caratterizzava, un tempo e che, ciononostante, non gli hanno permesso di vincere.

Le lotte generazionali schiacciate dal conformismo

Il tema principale dell’intero album, però, è quello delle lotte ideologiche affrontate dalla sua generazione e di come siano state sconfitte dall’ipocrisia della società e dal relativo conformismo. Per questo motivo, Gaber esprime un ricordo malinconico di quegli anni e che sintetizza nel brano di cui vi accennavamo prima, La razza in estinzione:

La mia generazione ha visto
Migliaia di ragazzi pronti a tutto
Che stavano cercando
Magari con un po’ di presunzione
Di cambiare il mondo
Possiamo raccontarlo ai figli
Senza alcun rimorso
Ma la mia generazione ha perso
“.

Ecco la lista di canzoni che compongono l’album:

Si può
Verso il Terzo millennio
Il conformista
Quando sarò capace d’amare
La razza in estinzione
Canzone dell’appartenenza
Il potere dei più buoni
Un uomo e una donna
Destra-Sinistra
Il desiderio
L’obeso
Qualcuno era comunista (prosa)

Tra i brani più malinconici, che compongono quest’album dall’atmosfera cupa, è Verso il Terzo Millennio, che fa leva su ironia, satira e divertimento, caratteristiche che ritroviamo anche nel brano Si può. Canzoni, invece, vome Quando sarà capace d’amare danno alla raccolta un tocco di dolcezza e delicatezza. Anche se il cantautore esprime forte disprezzo e amarezza per alcuni campi della società, non manca di urlare forte il suo orgoglio per i tempi passati.

notiziemusica

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