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La dance sacra e profana di Achille Lauro diverte ma non convince

Tempo di Lettura: 2 minuti

Achille Lauro, 1990: la recensione del primo album di cover del rapper e cantautore romano, il primo in chiave dance.

Achille Lauro osa e si diverte con il nuovo album 1990. Una sorta di side project nella sua carriera, un disco di cover dance che provoca ma senza andare nel profondo. E tuttavia riesce nell’obiettivo principale per Lauro: far parlare sempre e comunque di sé.

Achille Lauro, 1990: la recensione

Tra il sacro e profano, il racconto di redenzione dell’ex trapper, affidato soprattutto ai sette intermezzi narrativi che introducono le sette tracce, non è nulla di particolarmente originale, ma va a inserirsi nel filone disegnato da Lauro in questo ultimo anno di carriera, dall’exploit dance del singolo 1990 del 2019 alla parentesi ‘francescana’ di Sanremo.

Achille Lauro

E se la rilettura dell’Ave Maria è una provocazione destinata a far gridare allo scandalo certa stampa, quello che più lascia un po’ d’amaro in bocca è la rilettura delle canzoni, inni generazionali appartenenti all’eurodance degli anni Novanta (prevalentemente).

Se già il singolo 1990 sembrava infatti non essere nulla più che uno scimmiottamento (i più generosi parleranno di omaggio) a un genere musicale che ha dato il meglio di sé qualche lustro fa, nelle cover si pensava che Lauro potesse effettivamente lasciare una grande traccia di sé. Cosa avvenuta solo in parte.

Mentre convince in questa salsa pop-trap in compagnia di AnnalisaSweet Dreams, capolavoro degli Eurythmics davvero difficile da rendere inascoltabile, o anche l’intima Blu, rivisitazione molto originale del classico degli Eiffel 65, lasciano l’amaro in bocca Scat Men con Ghali e Gemitaiz e You and Me, nonostante la piacevole e nostalgica presenza di Alexia, vera principessa dell’eurodance.

Insomma, il primo Lauro senza Boss Doms (ma con Gow Tribe e tanti ospiti a dargli manforte) può divertire, ma dai prossimi progetti nel suo ruolo di direttore artistico dell’Elektra è lecito attendersi qualcosa di più incisivo. Ha parlato di un album rivoluzionario in cantiere: a questo punto lo attendiamo con ansia.

1990: la tracklist

1 – FM 19.90 Amore in pillole
2 – 1990 (Back to Dance)
3 – FM 90.91 3 ore a notte
4 – Scat Men
5 – FM 92.93 Dissonanza emotiva
6 – Sweet Dreams
7 – FM 94.95 Re della Misère
8 – You and Me
9 – FM 96.97 Ave o Maria
10 – Summer’s Imagine
11 – FM 98.99 Il banco degli imputati
12 – Blu
13 – FM 20.00 Non è Shakespeare
14 – I Wanna Be an Illusion

Top: Sweet Dreams

Flop: 1990

Voto: 6-

Di seguito l’audio di Sweet Dreams:


Da: Rolling Stone

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