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Junior Cally: il video di Strega, la canzone che lo ha portato al centro della polemica

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Junior Cally, Strega: il video del brano che ha messo il rapper romano al centro della discussione per la sua partecipazione al Festival di Sanremo.

Da giorni Junior Cally è nel mirino della critica per un brano la cui ‘indegnità’ avrebbe dovuto portare a escluderlo dal Festival di Sanremo. Il pezzo in questione non è quello presentato per partecipare alla kermesse, bensì Strega, una canzone che risale al 2017, ma diventata famosa per il grande pubblico solo in queste settimane.

Un brano che non può piacere a tutti, che ha dei contenuti forti ma che è diventato simbolo di una battaglia per la morale e l’etica che è fuori luogo rispetto al Festival e in generale rispetto al mondo della musica e dello spettacolo in Italia (e non solo).

Junior Cally, Strega: il video

Tanti programmi televisivi e talk show si sono occupati negli ultimi giorni della questione relativa all’etica nella musica, partendo proprio dalla ‘violenza verbale’ del brano di Cally. Anche se molti avrebbero voluto vederlo squalificato dal Festival, però, Amadeus ha difeso la sua scelta e lo ha confermato ai microfoni di Non è l’Arena, programma di La7.

Magari nelle prossime edizioni chiederanno il curriculum degli artisti“, ha spiegato il direttore artistico, “ma poi rischiamo che tanti generi non vanno“. Ecco il video ufficiale di Strega:

Junior Cally, Strega: il testo

Al centro della polemica, non solo il video del brano, di per sé già piuttosto violento, ma anche il testo, carico di tutti quei cliché che sono tipici di un certo rap, e che però ancora sorprendono chi della musica rap conosce poco o nulla.

I versi che hanno fatto gridare allo scandalo in particolare sono questi: “Lei si chiama Gioia, ma beve poi ingoia / balla mezza nuda, dopo te la dà / si chiama Gioia perché fa la tro*a / sì, per la gioia di mamma e papà. Qusta frate non sa cosa dice / porca tro*a, quanto caz*o chiacchiera? / L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa / c’ho rivestito la maschera“.

Quello che più è aberrante in questi versi non è tanto il contenuto, che fa parte di una fiction, non certo della realtà (fino a prova contraria Antonio Signore, alias Junior Cally, non ha ucciso nessuna donna), quanto invece la loro banalità, con rime che non si chiudono in maniera indimenticabile e una metrica piuttosto elementare.

Insomma, la polemica è stata improntata sul nulla. La speranza è che però il brano presentato da Cally a Sanremo sia all’altezza di rappresentare il rap italiano.

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/JuniorCallyOfficial

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/JuniorCallyOfficial

Da: Rolling Stone

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