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J-Ax difende Achille Lauro e il rap: “Finitela boomer, siete ridicoli”

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J-Ax

Dopo le dichiarazioni di Renato Zero su Achille Lauro, J-Ax è intervenuto per difendere l’artista romano e il rap italiano dagli attacchi dei colleghi più ‘anziani’.

J-Ax difende Achille Lauro e il rap italiano. Continua la sfida generazionale tra gli esponenti della musica del passato e i rapper più famosi in Italia negli ultimi anni. Ad accendere la miccia negli ultimi giorni è stato Renato Zero, che in una conferenza stampa per presentare il suo nuovo progetto discografico, ha definito ‘clown’ Achille Lauro.

Tanto è bastato per far venire agli autori del programma Storie Italiane su Rai 1 il desiderio di creare un processo alla nuova musica italiana, il tutto con la complicità del giornalista Roberto Alessi e di Don Backy. Ovviamente, senza contraddittorio. Un siparietto che non è andato giù a J-Ax, che ha voluto dire la sua in una serie di storie su Instagram.

J-Ax contro chi attacca il rap italiano e Achille Lauro

La sua sequenza di storie al vetriolo è stata intitolata dall’ex Articolo 31 “La vendetta dei boomer contro Achille Lauro“. Secondo l’artista milanese, i protagonisti del ‘dibattito’ si sono fatti un viaggio dicendo castronerie allucinanti e offendendo Achille Lauro sotto tutti i punti di vista.

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Tra l’altro il rapper sottolinea le contraddizioni dei paladini della ‘vera musica’, che sembrerebbero non conoscere nemmeno gli artisti che dicono di amare. Ad esempio, Ax ricorda ai ‘boomer’ un brano di Renato Zero, Galeotto fu il canotto, in cui il Re dei Sorcini affermava di voler affogare la compagna perché non gli piaceva più. Un testo che oggi probabilmente verrebbe censurato.

J-Ax all’attacco dei boomer

Passano le storie e le parole di Ax vanno a colpire sempre più nel profondo gli accusatori: “Don Backy dice: ‘I giovani hanno perso d’identità’. Fatevelo dire da uno che non è giovane: voi cosa facevate negli anni Sessanta e Settanta, quando c’erano il rock e il punk? Parlavano d’amore in quei testi? Non siete andati oltre le canzoni d’amore di regime che piacevano tanto“.

Finitela di rompere i coglio*i ai giovani“, sbotta l’artista 48enne, che sottolinea come i testi delle canzoni rap non debbano essere presi alla lettera, come d’altrone in Italia certi critici non fanno con quelli di artisti americani o inglesi. “Ai tuoi tempi c’era ancora il delitto d’onore, cosa me ne frega delle canzoni che comunque parlavano anche di amare ragazze minorenni. Per favore finitela, siete ridicoli!“, conclude un Ax sempre più inviperito. Arriveranno risposte al suo sfogo?

Di seguito Una voglia assurda di J-Ax:


Da: Notizie Musica

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