Peter Tosh: la carriera, la vita privata e le curiosità sull’icona del reggae che ha suonato nei Wailers insieme a Bob Marley.
Il reggae non è solo Bob Marley. Amato ma spesso poco considerato, anche Peter Tosh ha saputo portare il genere giamaicano fuori dai confini dell’isola caraibica, facendolo diventare il portatore di un messaggio di pace che supera ogni barriera linguistica e culturale.
Andiamo a riscoprire la carriera e la vita privata di questo straordinario artista strappato al mondo troppo presto.
Chi era Peter Tosh: la vita
Winston Hubert McIntosh, vero nome di Peter Tosh, nacque a Grange Hill, in Giamaica, il 19 ottobre 1944 sotto il segno della Bilancia. A 15 anni si trasferì a Trenchtown, storico ghetto di Kingston. Fu qui che si avvicinò alla musica, prendendo lezioni di canto dal produttore Joe Higgs.
Negli stessi anni conobbe Robert Nesta Marley e Neville O’Riley Livingston, che più tardi diverranno famosi come Bob Marley e Bunny Wailer. Insieme fondarono i Teenagers, un gruppo ska.
Il primo a credere in loro fu Clement Dodd, produttore che li mise sotto contratto con l’etichetta Studio One, dopo il cambio di nome in Wailing Wailers. Il loro primo singolo fu I’m Still Waiting:
Il loro primo album arrivò dopo qualche mese, nel 1965. Sembrava l’inizio del successo, ma Bob dovette momentaneamente abbandonare la Giamaica per lavorare negli States. Nel frattempo, Peter abbracciò la filosofia rasta, e al ritorno di Marley insieme a Bunny cambiarono ancora nome in Wailers, fondarono un’etichetta e rallentarono i ritmi ska, anticipando quello che sarà il rocksteady.
Nei primi anni Settanta la band pubblicò album del calibro di Soul Rebels e attirò finalmente l’attenzione di un’etichetta importante, la Island, che permise ai Wailers, guidati da Bob Marley, di imporre il nuovo genere, il reggae, dapprima in Giamaica. Durante le registrazioni dell’album Burnin’, però, crescenti tensioni interne portarono all’addio di Bunny e dello stesso Tosh, che lasciarono Bob per iniziare carriere soliste.
Cominciò così un nuovo capitolo per Peter che, approfittando della crescente sete di reggae del mercato, firmò con la Capitol e pubblicò nel 1976 l’album Legalize It, per anni un vero e proprio inno della liberalizzazione.
Sempre più politico e politicizzato, in quegli anni Peter prese parte al One Love Peace Concert e dal palco si scagliò contro la classe politica giamaicana, rea di opprimere la popolazione nera. Pur ottenendo il plauso del pubblico, venne arrestato dalla polizia con la scusa di essere stato scoperto a fumare erba. Portato in caserma, fu massacrato di botte per novanta minuti.
Nonostante questo episodio spiacevole, Mick Jagger, presente al concerto, restò colpito dalla potenza di Peter e gli offrì un contratto con l’etichetta dei Rolling Stones. Grazie a questa importante ‘benedizione’ Peter divenne famoso in tutto il mondo.
Chiuso il rapporto con Rolling Stones Record, passò alla EMI, con cui pubblicò nel 1983 Mama Africa. Dopo una pausa di diversi anni, tornò nel 1987 con il suo lavoro più famoso, No Nuclear War, un disco di protesta contro l’apartheid e la società moderna. Rimarrà il suo testamento.
La morte di Peter Tosh
L’11 settembre 1987, un criminale, Dennis ‘Leppo’ Lobban, fece irruzione nella sua dimora di Kingston insieme a due complici. I tre volevano rapinare Tosh, che però rifiutò di consegnare loro il denaro. Per tutta risposta, Lobban aprì il fuoco uccidendo il cantante e l’amico DJ Jeff ‘Free-I’ Dixon, presente in casa al momento dell’irruzione. Il tutto davanti agli occhi della moglie di Peter.
La vita privata di Peter Tosh: moglie e figli
Peter fu sposato fino alla sua morte con Andrea ‘Marlene’ Brown. Come il vecchio amico Marley, anche Tosh ebbe diversi figli: Andrew, Niambe, Jawara, Aldrina, Dave e Steve.
Alcuni di questi hanno seguito le orme del padre. Il più famoso tra i sei è senza ombra di dubbio Andrew, nelle cui vene scorre anche il sangue di Bunny Wailer, di cui è nipote.
Sai che…
-Peter Tosh era alto 1 metro e 95.
-Nel 1987 ha vinto un Grammy per il Miglior album reggae con No Nuclear War.
-Nel 1980 fece la sua apparizione in Italia come ospite del programma C’era due volte su Rai 2.
-Su Instagram Peter Tosh ha un account ufficiale dedicato da oltre 260mila follower.
Di seguito No Nuclear War, una delle canzoni più famose di Peter Tosh:
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/PeterTosh