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Il significato di Lettera 22, la canzone del debutto a Sanremo dei Cugini di Campagna

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Cugini di Campagna, Lettera 22: il significato del testo della canzone del gruppo romano al debutto al Festival.

Il debutto più bizzarro del Festival di Sanremo 2023? Sicuramente quello dei Cugini di Campagna, un gruppo di veterani che sul palco dell’Ariston non aveva mai messo piede. Almeno fino a questo straordinario anno, in cui hanno deciso di mettersi in gioco e sono stati ben accolti da Amadeus, per certi versi l’uomo che li ha rilanciati davanti al grande pubblico con l’ormai celebre partecipazione a Capodanno in cui fecero il verso ai Måneskin. Stavolta però gli ex ragazzi non vogliono fare il verso a nessuno, bensì solo mostrare il loro talento con un brano scritto ad hoc per l’occasione: Lettera 22.

Il debutto a Sanremo dei Cugini di Campagna

Il gruppo composto dai fratelli Ivano e Silvano Michetti, da Nicolino Luciani e da Tiziano Leonardi sarà dunque per la prima volta in assoluto protagonista sul palco dell’Ariston. Un palco che non li aveva accolti nemmeno durante la fase più brillante della loro carriera, negli anni Settanta, quando Sanremo era peraltro molto meno prestigioso di oggi.

Cugini di Campagna

Sul palco dell’Ariston il gruppo presenterà un brano scritto da un altro gruppo che Sanremo negli ultimi anni lo ha invece conosciuto bene: La Rappresentante di Lista (con Fabio Gargiulo). Un brano che corona oltre cinquant’anni di carriera onorata per un gruppo che vuole dimostrare di avere ancora qualcosa da dire e da dare.

Il significato del testo di Lettera 22

Il testo della canzone presentata sul palco dell’Ariston dal gruppo romano fa riferimento alla ventiduesima lettera, che ovviamente nel nostro alfabeto non esiste. Il significato è che spesso tendiamo a non trovare le parole o i modi giusti per esprimerci, specialmente se dobbiamo dire qualcosa di sincero, o anche solo chiedere scusa.

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Ma dietro al significato del testo c’è anche altro. Gli stessi Cugini hanno spiegato che il nome si riferisce anche a una Olivetti degli anni Cinquanta, una macchina da scrivere storica. Insomma, si tratta di un brano che si presta a molte interpretazioni, e che il gruppo si è voluto far scrivere da una formazione più giovane per un motivo semplice: sono consapevoli che per dialogare con un pubblico giovane c’è bisogno che la comunicazione sia adeguata. Riusciranno nel loro obiettivo?

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