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Gli Psicologi affrontano il Trauma, cogliendone anche gli aspetti positivi

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Psicologi, Trauma: la recensione del secondo album del duo romano amato dalla generazione Z.

Crescono gli Psicologi, e dopo il debutto rabbioso di Millennium Bug mostrano cosa vuol dire diventare adulti: un Trauma, quello che ispira questo nuovo album. Un disco più maturo, sia nei testi che nelle sonorità, ma che non tradisce la spontaneità che ha reso il duo romano non tanto il megafono di una generazione, quanto due artisti che scrivono canzoni in cui un’intera generazione, o forse anche più di una, può rispecchiarsi, come sottolineato dagli stessi Drast e Lil Kaneki in un’intervista.

Un passo in avanti nella loro carriera? Da un certo punto di vista sì, anche se il percorso verso il raggiungimento di una completa maturità artistica è ancora lungo. Ed è giusto sia così.

Psicologi, Trauma: la recensione

L’anima rock e punk degli Psicologi era evidente già in Millennium Bug, un disco sporco, grezzo, che univa rap, trap e sonorità più dure per mettere in musica una rabbia che sembrava dar voce all’intera generazione Z, quella nativa digitale, che sta provando a cambiare un mondo e una società piena di storture.

Psicologi, Trauma

Trauma è un album differente, che nasce da due anni di pandemia ma che non si ricollega per forza al dramma collettivo che abbiamo vissuto. Il trauma cui fa riferimento il titolo è infatti quello della crescita, quel passaggio dall’adolescenza al periodo della vita in cui le difficoltà cominciano a diventare grandi e reali, gli idoli si perdono, le amicizie cambiano e i sogni si trasformano in qualcosa di più vicino all’utopia.

Questa transizione dall’adolescenza all’età adulta viene in qualche modo realizzata attraverso una virata, non totale, verso sonorità pop. L’energia di base non si perde, ma c’è una maggior cura nelle melodie e negli incastri, oltre che un’attenzione diversa anche alle collaborazioni. I due feat. scelti per questo album sembrano infatti incarnare il percorso che gli Psicologi voglio intraprendere: c’è Ariete, un’artista simbolo della loro generazione; e c’è Franco126, che per loro può già essere un esempio da seguire.

Il disco si divide, idealmente, in due parti. Le prime cinque canzoni introducono a questa nuova fase della storia e della carriera dei due artisti romani, tra momenti di grande intensità e qualche passo falso inatteso. La seconda, dopo la svolta danzereccia di Colore, è invece più equilibrata, sobria e matura, senza per questo perdere di valore. Incontriamo così canzoni manifesto dell’album, come Acido, Manifesto o 1312, che denotano il percorso degli Psicologi verso una maturità quasi raggiunta. Perché Trauma è un album di rottura, ma anche una naturale transizione verso quello che sono stati e quello che, verosimilmente, diventeranno nei prossimi anni.

Trauma: la tracklist

1 – Pagine
2 – Fiori morti
3 – Tutto bene
4 – Umore (feat. Ariete)
5 – Colore
6 – Libero (feat. Franco126)
7 – Acido
8 – Medicine
9 – 1312
10 – Sui muri

Voto: 6.5

Di seguito l’audio di Acido:

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