Una medaglia d’onore sarà assegnata al padre di Francesco Guccini, Ferruccio, durante la Giornata della Memoria del 2021.
Il papà di Francesco Guccini sarà premiato con una medaglia d’onore durante la Giornata della Memoria. Un riconoscimento importante per il signor Ferruccio, eroe dell’antifascismo, internato dopo l’8 settembre per non aver aderito alla Repubblica sociale italiana e alle SS.
Il padre di Francesco Guccini riceve una medaglia d’onore
La memoria è un tema molto presente nelle canzoni del cantautore di Pavana. Come non pensare al capolavoro Auschwitz, ad esempio. Ma è in molta parte della sua produzione che la memoria ha un peso psecifico importantissimo.
Se lo scorso anno era toccato a Carlo Rossi, padre di Vasco, ricevere lo stesso conferimento, questo 2021 è Ferruccio Guccini ad essere ricordato. Un eroe che nella mente del figlio non è mai scomparso. Anche la canzone Van Loon, ad esempio, è strettamente legata alla sua storia. Non a caso, dopo la morte dell’uomo nel 1990, non è stata più eseguita: “La provo e poi sono costretto a rimetterla via. Non riesco a farla senza star male e piangere“.
Chi era il padre di Francesco Guccini
Nato a Pavana nel 1911, Ferruccio fu un impiegato delle poste chiamato alle armi poco dopo la nascita di Francesco, nel 1940. Dopo l’8 settembre fu catturato a Corinto e deportato nei campi di concentramento prima di Leopoli, poi di Amburgo, insieme tra gli altri a Giovanni Guareschi. Tornò a casa solo nel 1945. Spiega Teresa Guccini, figlia del cantautore pavanese, al Corriere: “Sono anni che svolgo ricerche sulla storia di mio nonno che non parlò mai dell’accaduto. Recentemente ho prodotto i documenti necessari per fargli ottenere la medaglia. Mio nonno, persona molto discreta, forse non avrebbe gradito, perché non amava le onoreficenze. Mi sono chiesta se, per questo motivo, fosse o meno giusto richiederla. Ho pensato che in tempi come questi dove il revisionismo sta prendendo sempre più piede, fosse importante un riconoscimento che può servire per raccontare ancora una volta alle nuove generazioni gli orribili eventi di quegli anni“.
