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Giorgia: “Non si può dire a una donna come gestire il proprio corpo”

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Giorgia

In una lunga intervista, Giorgia ha parlato della sua storia d’amore e del dolore per una gravidanza difficile.

Giorgia ha deciso di aprirsi su aspetti molto intimi della sua vita e lo ha fatto conquistando la copertina dell’ultimo numero di Vanity Fair. Nella lunga intervista rilasciata al magazine la cantante ha affrontato moltissimi argomenti: dal suo nuovo ruolo come giudice di X Factor alla sua storia d’amore con il ballerino Emanuel Lo.

Giorgia: la storia con Emanuel Lo

Nonostante la loro relazione vada avanti da anni ed abbiano un figlio, Giorgia ed Emanuel non si sono mai sposati. La proposta però, rivela la cantante, le era stata fatta: “C’è stata la proposta, c’è stato un anello, e c’è stata la commozione. Però nessuno ha più organizzato“. “Organizzarlo ora?“- chiede la giornalista. “Non lo so, poi mi tocca occuparmene e ho da fà. E poi me lo deve chiedere lui, perché io sono femminista, ma almeno quello.. Famo già tutto noi“.

A proposito del suo rapporto con il ballerino, Giorgia racconta: “Penso che un rapporto vada nutrito ogni giorno, non do niente per scontato. Il che da una parte è positivo, dall’altra sembra sempre che ci conosciamo da cinque minuti. Di recente mi ha detto: ‘Bello eh? Ma che fatica!’. Comunque, seriamente: ci deve essere la lucina interiore“.

Giorgia: le sue idee su amore e famiglia

La cantante ha poi parlato della sua idea di amore, di famiglia e anche dell’essere donna: “Sono cresciuta in una famiglia di donne che mi hanno dato l’esempio e mi hanno fatto leggere Virginia Woolf. Nessuno può dire a una donna come gestire il proprio corpo, si può scegliere di non fare un figlio, farlo da sole, farlo con un uomo, una donna. E lo dico io, che ho sofferto tanto perché non rimanevo incinta”.

Infine ha concluso: “Per me è normale dire che la famiglia la fa l’amore, perché mi devo sentire minacciata se il mio vicino ama un uomo o una donna? Si dovrebbe insistere sul rispetto reciproco, almeno su scelte così intime e personali. Non si allarga lo sguardo abbastanza, anche per le questioni di pelle. Invece si alimenta la paura e la paura porta a pensieri non utili, mentre abbiamo cose molto urgenti da fare. Stanno morendo il mare, le piante, e noi“.

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