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Eurovision, clamoroso retroscena: Macron voleva far squalificare i Måneskin

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Il presidente francese Macron chiese la squalifica dei Måneskin dall’Eurovision 2021 per l’imbarazzante storia relativa all’uso di droga di Damiano.

L’Eurovision 2022 è finalmente iniziato. A un anno di distanza dal trionfo dei nostri Måneskin, l’Italia può finalmente godere di uno degli spettacoli musicali più importanti al mondo. Ma proprio dodici mesi dopo quel successo storico, arriva un retroscena davvero clamoroso che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’Eurovision. A quanto pare, lo scorso anno subito dopo la vittoria dei ragazzi romani il presidente francese Macron chiese la squalifica della band!

Il motivo? Come tutti ricorderanno, a scatenare la polemica fu l’accusa rivolta a Damiano di aver utilizzato droga in diretta televisiva. Lo provavano, secondo gli accusatori, delle immagini diventate virali sui social, e per la verità piuttosto ambigue, ma non chiarissime. Tanto bastò per creare scalpore e far alzare la voce alla Francia intera, Macron compreso.

Macron contro i Måneskin

Non sappiamo se nel frattempo il numero uno transalpino sia diventato un fan di Damiano e compagni. Considerando il suo amore per il nostro Paese non sarebbe una grande sorpresa. Lì per lì, però, sicuramente non avrà avuto molto in simpatia i nostri eroi. Lo ha confermato Stéphane Bern, commentatore della tv francese, che ha svelato un curioso retroscena: Macron avrebbe chiesto addirittura un intervento ufficiale per far squalificare la band romana.

Maneskin

Racconta il giornalista: “Fu un grande pasticcio. Ho ricevuto tanti messaggi sul mio telefonino, anche uno dal presidente francese, che mi diceva che i Måneskin dovevano essere squalificati, dicendo: ‘Devi fare qualcosa, per favore’“.

L’astinenza francese dalla vittoria

La vicenda si chiuse comunque con un nulla di fatto. Damiano venne sottoposto a dei controlli che dimostrarono la mancanza di sostanze nel suo sangue nelle ore successive allo show. E così i nostri eroi potettero festeggiare per un trionfo che li ha trasformati, da star italiane ad autentici mattatori a livello internazionale.

Con buona pace della Francia, che chiuse seconda con la delicata Voilà di Pravi, rinviando ancora l’appuntamento con la vittoria. Vale la pena ricordare che il Paese transalpino, che pure vanta ben cinque successi all’Eurovision, non festeggia dal lontano 1977, quando si impose con Marie Myriam.

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