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Eurovision 2022, un altro Paese si tira indietro? Cosa sta succedendo

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Eurovision Torino 2022

Dopo l’esclusione della Russia a causa della guerra, anche un altro importante Paese potrebbe dare forfait all’Eurovision 2022.

L’Eurovision Song Contest 2022 perde pezzi. L’attesissima edizione italiana della kermesse europea ha gà dovuto fare a meno della Russia, esclusa a causa della tremenda guerra scoppiata lo scorso febbraio per volere di Putin. Un’assenza importante quella di Mosca, Stato grande, importante e da sempre protagonista anche nella kermesse musicale.

A distanza di qualche settimana sta però per arrivare un altro forfait a dir poco clamoroso e impronosticabile: quello di Israele. Al momento la partecipazione del rappresentante di Gerusalemme è in ghiaccio, in attesa di ulteriori sviluppi. Ma cosa ha spinto la delegazione israeliana a tirarsi indietro?

Israele dà forfait all’Eurovision 2022?

A quanto pare al centro della decisione di Israele vi sarebbe il tema della sicurezza. In questo momento, infatti, il ministero degli Esteri è in sciopero, e questo incide sui protocolli di sicurezza che dovrebbero essere attivati per garantire la partecipazione del concorrente israeliano alla kermesse canora che si svolgerà a Torino.

Eurovision Song Contest
Eurovision Song Contest

Lo sciopero prevede infatti che i servizi di intelligence del Paese vengano fermati, con conseguenze importanti sulla sicurezza interna e di tutti i personaggi israeliani che viaggiano all’estero. Se lo sciopero non dovessere rientrare in tempi brevi, è probabile che la partecipazione del rappresentante israeliano, al momento sospesa, possa essere definitivamente ritirata.

Chi è il rappresentate di Israele

A portare in alto la bandiera di Israele all’Eurovision Song Contest 2022 di Torino dovrebbe essere Michael Ben David, cantante ed ex attore cresciuto a Tel Aviv, diventato famoso nel suo Paese grazie alla vittoria di X Factor. Sul palco dell’Eurovision dovrebbe presentare il brano I.M a partire dalla seconda semifinale, in programma il 12 maggio. La speranza è che lo sciopero possa aver fine molto prima di quella data.

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