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Eminem, il rapper che con le sue rime ha conquistato il mondo

Tempo di Lettura: 6 minuti

I suoi genitori vivono in una roulotte e lui è un ragazzo timido spesso vittima di bullismo. Come ha fatto questo ragazzo a diventare Eminem, il rapper più famoso del mondo?

Icona rap dalla lingua tagliente, Eminem è noto soprattutto per le canzoni controverse di un genere che grazie a lui diventa critica sociale e denuncia satirica. Prima di diventare uno degli artisti più famosi del mondo si faceva chiamare M and M alle gare di freestyle e aveva gravi problemi familiari.

La storia di Eminem: la biografia del rapper

Marshall Mathers nasce a St. Joseph il 17 ottobre del 1972 sotto il segno della bilancia. I primi anni della vita del futuro M and M e poi Eminem sono segnati dal profondo disagio familiare ed economico: i genitori del bambino sono giovanissimi, si guadagnano da vivere esibendosi nei locali di Detroit, vivono in una roulotte e fanno uso smodato di droghe.

Quando Marshall ha 12 anni la coppia si separa e la madre inizia a frequentarsi con un altro uomo, da cui avrà un secondo bambino, Nathan. In seguito il fratellastro di Eminem verrà allontanato dalla famiglia considerata poco idonea, e trascorrerà gran parte della sua infanzia nelle strutture dei servizi sociali.

Eminem

Marshall continuerà a stare con la madre e, come si saprà in seguito attraverso i testi delle sue canzoni, il ragazzo subirà le molestie e le violenze del patrigno, mentre la donna, a detta sua, svilupperà una dipendenza da farmaci e non si occuperà mai di trarlo in salvo. Insomma, un’infanzia difficile e tormentata, che farà sviluppare in lui una voglia di riscatto che si farà sentire nella rabbia dei suoi testi.

Il carattere del ragazzo, che è timido e introspettivo, non gli rende facile neanche la vita scolastica: un compagno di classe durante una rissa gli procura il coma, e negli anni a seguire il bullismo e l’assenteismo di una solidità familiare non faranno che aggravare la sua situazione. Anche l’episodio della rissa farà parte di un suo testo, Brain Damage.

A 17 anni abbandona la scuola e si stabilisce dalla fidanzata Kim, che è incinta. Nonostante nel mondo delle crew hip hop il suo nome sia già conosciuto e apprezzato, Marshall smette di dedicarsi alle gare di freestyle, che fino a quel momento avevano caratterizzato la sua unica valvola di sfogo.

Per mantenere la nuova famigliola e la bambina in arrivo si trova l’occupazione di lavapiatti e aiutocuoco. Ultima nota triste a caratterizzare questo tremendo periodo è il suicidio di suo zio Ronnie, nel 1991, l’unica figura che per lui abbia assunto un ruolo paterno.

La carriera di Eminem: dagli esordi al successo

Nel 1996 tenta un esordio discografico con l’album autoprodotto Infinite: un flop assoluto. Kim lo lascia portando via Hailie Jade, la figlia di Eminem nata dalla coppia nel 1995. Dopo aver tentato di suicidarsi con un cocktail di farmaci, per i tre anni successivi il rapper torna a stabilirsi dalla madre dove coltiva un odio viscerale per l’esistenza e la società.

Nella sua testa comincia a prendere vita Slim Shady, l’alterego che lo consacrerà al successo: uno psicopatico sarcastico e crudele, come lui stesso lo definirà. Nel 1997 firma un contratto con la prima casa discografica ed esce The Slim Shady EP, primo singolo che spalanca le porte, l’anno successivo, all’album che lo consacrerà alla fama mondiale.

Il 23 Febbraio 1999 esce The Slim Shady LP che vince 4 dischi di platino e si posiziona nei primi posti delle classifiche statunitensi: è la nascita di una star. Nel disco è contenuta una satira violenta a tutti gli stereotipi della società americana in voga: dalla tv spazzatura agli scandali politici, dai cartoni animati alle piaghe sociali.

Il tutto descritto con un fervida immaginazione satirica e, ovviamente, una dissacrante ironia. The Slim Shady LP diventa il simbolo della rabbia del sottoproletariato urbano e allo stesso tempo anche una denuncia contro i politici, gli scandali, e la televisione.

Nel 2000 esce The Marshall Mathers LP: l’industria discografica pop è completamente ai suoi piedi. Eminem è in testa alle classifiche e sulle copertine di tutto il mondo. Nel disco ironizza sul rapporto di odio/amore per la fama raggiunta e se la prende con tutte le controverse tematiche della società americana: politica, droghe, armi, violenza, omofobia.

Il successo dell’album fa infuriare la destra americana per l’immoralità, la sinistra lo accusa di essere razzista, i sociologi di tutto il mondo si chiedono il perché di un così grande successo. Intanto Eminem vende 19 milioni di copie del disco, svuotando dell’ideologia afroamericana un genere che da questo momento diventa stendardo di un’emancipazione politica e sociale.

Intanto che è sulla cresta del successo, nel 2000 il rapper si crea anche qualche problema legale: minaccia il manager degli Insane Clowne Posse con una pistola e, il giorno dopo, punta l’arma contro il presunto nuovo fidanzato di Kim.

A seguito delle vicende verrà costretto a due anni di libertà vigilata, oltre che a pagare un’altissima penale. Nei due anni di semilibertà Eminem, che nel frattempo ha sviluppato una dipendenza dal calmante Zolpidem, è costretto a disintossicarsi, ma più tardi la stessa dipendenza tornerà a farsi viva costringendolo ad annullare alcuni live.

Nei tre anni che lo separano dall’album successivo Eminem fonda la propria etichetta discografica e, nel 2003, prende parte al lungometraggio autobiografico 8Mile, per il quale interpreterà se stesso. Il film di Eminem sarà un successo vero e proprio, che farà parlare eccome di lui anche nel mondo del cinema e non solo più per quanto riguarda quello della musica. Non tutti sanno, infatti, che  il brano Lose Yourself della colonna sonora è stato il primo nella storia dell’hip hop a vincere un Oscar come miglior brano originale.

La discografia di Eminem: gli album

Dopo Infinite, The Slim Shady LP e The Marshall Mothers LP. Nel 2002 pubblica The Eminem Show, un altro straordinario successo. Parallelamente i servizi segreti rendono pubblica un’indagine contro di lui per delle presunte minacce al presidente Bush nei testi delle proprie canzoni. L’album è seguito l’anno successivo da Encore, una sorta di sequel di The Eminem Show.

Negli anni successivi escono Relapse, un disco  che cerca di chiudere il cerchio con le tematiche affrontate fin qui, e Recovery. Entrambi fanno parte di un filone narrativo completamente differente della produzione di Eminem, e creano anche del disappunto nei suoi fan.

Ma ben presto Slim Shady tornerà alla ribalta: nel 2013 esce The Marshall Mathers LP 2, un ritorno alle origini per il rapper, che per l’occasione torna a tingersi i capelli di biondo.

Il disco viene considerato il lavoro più maturo della sua produzione, che con la sua lingua tagliente genera ancora critiche entusiastiche. Per la prima volta l’artista smette di riferirsi continuamente alla moglie e all’infanzia travagliata dei suoi testi più biografici, ma di nuovo ferisce i grandi del potere e le piaghe sociali con rime satiriche e dissacranti.

Il 17 novembre 2017 esce Revival, disco in cui il rapper non manca di prendersela con il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Nel 2018 esce poi Kamikaze, all’interno del quale vi è contenuto un record. Nella canzone Lucky You, infatti, pensate che il rapper riesce ad arrivare a rappare ben 250 sillabe in 25.05 secondi, ovvero 9.98 sillabe al secondo. Il record era di 9.7 al secondo, e indovinate di chi era? Sempre suo! Si tratta della canzone Rap God.

A sorpresa nel 2020 ha pubblicato un nuovo album, Music to Be Murdered By, ispirato ad Alfred Hitchcock. Un lavoro di grande successo, seppur in minor tono rispetto ai fasti del passato.

La vita privata di Eminem: la figlia e la moglie Kim

La grande storia della vita di Eminem è Kim, all’anagrafe Kimberly Anne Scott, suo primo amore conosciuto alla Lincoln High School, con la quale condividerà gioie e dolori. Come detto, la ragazza lo mollerà portandosi via la figlia all’epoca del suo esordio discografico, ma Eminem riuscirà a tornare alla ribalta e sull’onda del successo ottiene un accordo pacifico con Kim.

Il loro primo matrimonio risale al 1999. La relazione con Kim continuerà ad essere messa in grave difficoltà dalla personalità e dalle dipendenze del rapper: il 7 luglio del 2000, infatti, lei tentò di suicidarsi presso la sua casa di Clinton Township, così lui chiese il divorzio al quale seguì una battaglia legale infinita per chi avesse dovuto occuparsi della figlia Hallie.

Alla fine la custiodia la ottenne Kim, ma a Eminem fu permesso di visitarla. Tuttavia i due tornarono poi insieme, ma la cosa durò pochi mesi. Infine arrivò il secondo matrimonio di Eminem e Kim, il 14 gennaio 2006. Alle nozze partecipò in qualità di testimone il rapper Proof, amico storico della coppia e ucciso in una sparatoria pochi mesi dopo. La madre di Eminem, invece, non presenziò alle nozze, e i rapporti col figlio non si ricuciranno mai. Anche questa volta, però, fu un buco nell’acqua: la coppia si lasciò dopo meno di un anno.

Oggi Eminem è fidanzato? Entrare nella vita privata del rapper è molto complicato, e dopo la moglie di Eminem non si sa molto, se non qualche sua dichiarazione riguardo a qualche ragazza frequentata, ma nulla di serio. Sul suo Instagram, infatti, il rapper non condivide nulla al di fuori di ciò che concerne la sua carriera. Ah, una curiosità: Eminem usa Tinder e Grindr, le app per rimorchiare sul web!

Qualche curiosità su Eminem

– Moltissimi dei brani biografici del rapper sono indirizzati alle donne della sua vita (la madre, la figlia e la moglie) e fu proprio uno di questi a causare la prima separazione tra lui e Kim: infatti non tutti sanno che la donna tentò il suicidio proprio dopo aver visto un’esibizione del marito del brano Kim, che la disgustò… e non poco.

– Il rapper è molto legato alla figlia Hailie Jade. Oltre ai numerosi brani dedicati a lei ce n’è uno in cui hanno anche duettato insieme: My Dad’s Gone Crazy.

– Nel 2000 Kim lo ha denunciato per diffamazione, ottenendo un risarcimento di oltre 25.000 dollari. Oltre alla madre saranno anche moltissimi gli artisti a minacciare denunce e azioni legali contro Eminem: tra questi Mariah Carey e Moby.

– Negli anni Novanta erano in tantissimi a Detroit a pensare che Eminem… fosse di colore!

– È totalmente negato per la tecnologia, non usa il computer e odia i Social Network.

– La casa di Eminem dove è cresciuto, nel ghetto di Detroit, è stata incendiata e conseguentemente demolita, poiché non considerata più sicura dalle autorità competenti.

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