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Damiano dei Måneskin: “Carriera da solista?Perché no? È un modo per far crescere la band”

Tempo di Lettura: 2 minuti

Il frontman dei Måneskin ha dichiarato: “Vorrei che un giorno facessimo tutti qualcosa da soli per un anno…”

In un intervista aThe Allison Hagendorf Show” il cantante ha dichiarato di essere spaventato all’idea di intraprendere una nuova avventura senza i tre compagni di sempre, ma che al tempo stesso vorrebbe che tutti provassero a fare qualcosa da soli, almeno per un anno. “Penso che nell’arte si debba sempre provare cose nuove, senza fermarsi mai nella propria comfort zone” ha spiegato.

Damiano e la carriera da solista

A proposito della possibilità di lanciarsi in una carriera da solista, Damiano ha dichiarato: “Penso che potrebbe essere sia una cosa molto sana che una cosa molto distruttiva. L’unica cosa che conta è come lo affronti con la band. Se mai avessi la chance di fare un progetto solista, dovrei tenere a mente che è solo grazie a tutto quello che ho fatto con la band. È questa la mia base, è da dove vengo, dove mi sono sviluppato come artista. E più di ogni altra cosa, sono le tre persone che mi hanno sempre supportato e che, letteralmente, mi hanno sempre guardato le spalle sul palco“.

Damiano David dei Maneskin

L’intervista è stata registrata per il “The Allison Hagendorf Show“, podcast statunitense disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in versione video anche su Instagram e YouTube.

Il rapporto con la band

Per quanto riguarda il suo rapporto con gli altri membri della band, la loro amicizia sembra sempre salda ed indissolubile. Damiano ha infatti detto all’intervistatore: “Se faccio una c****ta, mi salveranno. Se fanno loro una c****a, li salvo io”. Proprio per questo, rivela, sarebbe un po’ intimorito all’idea di intraprendere un progetto da solista: “Se mai facessi un progetto solista sarei da solo. Essere in una band significa fare dei compromessi su qualsiasi cosa, dalla scelta dei testi delle canzoni a quella degli abiti di scena e a cosa dire nelle interviste, ed è bellissimo, perché quattro cervelli hanno più creatività di un solo cervello”.

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