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Covid, morta una cantante no vax: si era contagiata volontariamente

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Lutto

Una cantante no vax che si era contagiata volontariamente è morta per complicanze dovute al Covid: lo sfogo del figlio sui social.

Un lutto importante ha sconvolto il mondo della musica ceca. Drammatico, perché forse evitabile. All’età di 57 anni è morta Hanka Horka, cantante che aveva avvracciato le ideologie no-vax. La donna è scomparsa in seguito a complicazioni dovute al Covid. Aveva voluto contagiarsi volontariamente per evitaare di sottoporsi al vaccino. Una situazione drammatica, accentuata dallo sfogo del figlio, che su Facebook ha accusato i no vax: “L’avete uccisa voi“.

È morta Hanka Horka, cantante no vax

La musicista cerca, membro del gruppo folk Asonance, molto famoso in patria, si era contagiata di sua spontanea voloontà per evitare di sottoporsi alla vaccinazione. Era infatti una convinta no vax, e sui social aveva esultato pochi giorni fa per essersi infettata con la variante Delta.

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Grazie al contagio, la donna era infatti convinta di poter tornare presto a vivere senza limitazioni. Il 13 gennaio aveva annunciato di essere finalmente guarita e di essere riuscita a sconfiggere il virus. In pochi giorni però le sue condizioni sono peggiorate improvvisamente, fino alla scomparsa improvvisa il 16 gennaio.

Il duro sfogo del figlio sui social

Una morte che potrebbe sembrare folle, forse evitabile, e di certo destinata a fare molto rumore nel mondo dello spettacolo, soprattutto in Repubblica Ceca. Per molti, come il figlio della donna, Jan Rek, la colpa di questa scomparsa sarebbe tutta dei no vax. Tuona l’uomo: “L’avete uccisa voi. L’avete plagiata, lei ha basato tutte le sue argomentazioni sulle vostre teorie. Vi disprezzo“.

Parole cariche di rabbia che risuonano molto attuali anche in Italia, dove continua il dibattito sulla necessità o meno della vaccinazione, con tanti personaggi, anche conosciuti, pronti a lottare per gli ideali no vax. Lo ha dimostrato negli scorsi giorni Marco Melandri, che aveva fatto intendere di aver preso una decisione simile a quella di Hanka. A lui è andata bene, ma forse sarebbe il caso di non scherzare con un virus che, in un modo o in un altro, è già costato la vita a più di 5 milioni e mezzo di persone.

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