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Cos’è il bottleneck, il “cilindro” utilizzato dai chitarristi che ha ispirato Coca Zero dei Pinguini

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Bottleneck, il ‘collo di bottiglia’ con cui si suona la chitarra: cos’è e come si utilizza nel mondo della musica.

Nel presentare sui social il singolo Coca Zero, i Pinguini Tattici Nucleari, e in particolare Riccardo Zanotti, hanno parlato apertamente del bottleneck, il “collo di bottiglia” utilizzato nel mondo della musica e amato da moltissimi chitarristi, soprattutto in alcuni generi musicali. Un accessorio che ha incuriosito i fan, che forse non avevano mai sentito parlare di questo piccolo tubo che regala alle canzoni un suono particolare. Scopriamo insieme cos’è e come si utilizza.

Cosa si intende con bottleneck in musica

Il bottleneck nel mondo della musica è un accessorio molto utilizzato. Si tratta di un cilindro cavo, lungo circa 5-7 centimetri, che viene infilato su una delle dita della mano sinistra (nel caso dei chitarristi destrorsi) e fatto scorrere sulle corde dello strumento, generando un effetto di scivolamento tra le note, conosciuto come slide (nome sia della tecnica che dello stesso accessorio). Viene utilizzato prevalentemente in generi musicali come blues, country e rock.

Chitarra

Il bottleneck può essere fatto di vari materiali, tra cui acciaio, plexiglass, ceramica, vetro e plastica. In passato è stato reso famoso da moltissimi artisti della storia del country e del blues, come Blind Wilie Johnson, Son House e Robert Johnson e ha avuto un impatto significativo nella musica rock grazie a chitarristi come Duane Allman degli Allman Brothers Band.

Come si utilizza il bottleneck

Lo slide va infilato, come abbiamo detto, su una delle dita della mano sinistra, di solito l’anulare o il mignolo. Una volta posizionato, si deve far scorrere sulle corde della chitarra per produrre un effetto di scivolamento tra le note, generando quella particolare sonorità tanto amata in alcuni generi. Per effettuare uno slide al meglio bisogna posizionare il bottleneck esattamente sopra i tasti della chitarra, per ottenere la nota esatta, e non tra i tasti come quando si suona con le dita. Per una buona pratica si consiglia di fare degli esercizi, ma anche di non esagerare, in quanto questo accessorio e questa tecnica richiedono maturità per esseri suonati in maniera ottimale.

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Ad ogni modo, esistono anche delle alternative al bottleneck che possono produrre comunque l’effetto slide. Ad esempio, il cosiddetto jetslide, un anello che ha la stessa funzione del cilindro e offre un suono non molto differente. Per chi volesse sperimentare, è poi possibile utilizzare oggetti fatti in casa o materiali alternativi, come vetro o ceramica. Ad esempio, anche una bottiglia di vetro potrebbe regalare un effetto sorprendentemente simile. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso del bottleneck tradizionale è ancora di gran lunga l’opzione migliore per produrre l’effetto slide sulla propria sei corde.

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