Cinque domande per conoscere la musica jazz: dalle origini al significato di uno dei generi più importanti in assoluto.
Il 30 aprile è la giornata internazionale del jazz, ricorrenza promossa dall’Unesco e celebrata per la prima volta nel 2012. Si tratta di un evento di straordinaria importanza in cui città grandi e piccole sia all’estero che in Italia, da Parigi a Milano, da Pozzuoli a New York, celebrano con eventi speciali uno dei generi musicali più amati e diffusi in tutto il mondo. In questa giornata così speciale, proviamo a scoprire alcune caratteristiche del genere attraverso cinque risposte a cinque domande basilari.
Cos’è il jazz in breve?
Il jazz è un genere musicale originario degli Stati Uniti, sviluppatosi alla fine del XIX secolo e caratterizzato dall’improvvisazione, dal ritmo sincopato e dall’utilizzo di strumenti musicali come la tromba, il clarinetto, il sassofono, il pianoforte e la batteria. Il jazz ha influenzato molti altri generi musicali, tra cui il rock, il soul e il funk, ed è considerato una forma d’arte che promuove la creatività e l’espressione individuale. Fra i grandi musicisti del jazz sono Miles Davis, Louis Armstrong e Duke Ellington.
Qual è la caratteristica principale del jazz?
La caratteristica principale è l’improvvisazione. Il jazz è un genere musicale originario degli Stati Uniti, caratterizzato da un ritmo sincopato e l’uso di strumenti come la tromba, il clarinetto, il sassofono, il pianoforte e la batteria. Gli artisti jazz spesso improvvisano durante le loro performance, creando melodie uniche in tempo reale. Una caratteristica celebrata anche da moltissimi film, tra cui La la land o Soul.
Perché si chiama così?
Il termine ha origini incerte e dibattute tra gli esperti del settore, ma si ritiene comunemente che derivi dall’espressione “jasm“, una parola utilizzata dagli schiavi afroamericani per indicare l’energia e il vigore della vita. Il termine “jazz” era inizialmente utilizzato per indicare la musica degli afroamericani di New Orleans alla fine del XIX secolo e si diffuse poi in tutto il paese negli anni Venti e Trenta. La musica jazz è stata sempre associata alla creatività, all’espressività individuale e alla liberazione artistica, diventando un’importante forma d’arte che ha influenzato molti altri generi musicali.
Da dove nasce il jazz?
Stabilire come possa nascere un nuovo genere musicale, peraltro così importante e diffuso, è molto difficile. Di certo ha preso vita a partire dai vari generi e stili presenti nell’America di inizio Novecento. Da qui gradualmente si creò quel genere che è poi diventato simbolico di un determinato periodo storico e di una determinata zona del sud degli Stati Uniti.
Come si riconosce?
Il jazz si riconosce per la sua improvvisazione ritmica e melodica, che lo rende un genere unico e diverso ogni volta che viene suonato. Gli strumenti tipici, come la tromba, il clarinetto, il sax, il pianoforte e la batteria, sono utilizzati in modo creativo e spesso improvvisato, dando vita a un’energia e una vitalità unica. Le sue armonie complesse, con scale e accordi che si estendono oltre le tonalità tradizionali, resta uno dei generi più amati dai musicisti. Richiede infatti un alto livello di competenza tecnica e musicale.