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Chi sono i Black Keys, il duo che ha portato il rock e il blues nel Ventunesimo secolo

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The Black Keys

Black Keys: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul duo americano che si muove tra rock e blues.

Dall’Ohio con furore. I Black Keys sono una band, più precisamente un duo, nato ad Akron e diventato in pochi anni uno dei gruppi più rilevanti in ambito rock e blues. Generi musicali, in un certo senso, trasportati nel Ventunesimo secolo proprio da questi due artisti, coraggiosi e innovativi, in grado di essere apprezzati dagli ascoltatori più nostalgici ma anche dai nuovi appassionati. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla loro carriera e la loro vita privata.

Chi sono i Black Keys: membri e carriera

I Black Keys sono Daniel Auerbach (voce e chitarra) e Patrick Carney (batteria). I due si incontrano per la prima volta da bambini e legano nel corso degli anni grazie alla comune passione per il mondo della musica. Nonostante abbiano un background differente (Dan più vicino al blues-rock, Pat al noise e all’hip hop) decidono nei primi anni del Ventunesimo secolo di mettere in piedi un progetto musicale insieme, dando vita ai Black Keys.

Strumenti musicali
Strumenti musicali

Il loro debutto avviene nel 2002 con l’album The Big Come Up, in grado di ottenere immediatamente un discreto successo, seguito nel 2003 da Thickfreakness. Due album registrati nello scantinato di Carney e apprezzati anche per il loro sound grezzo ma autentico, trascinati al successo anche dall’utilizzo di alcune canzoni all’interno della serie tv Sons of Anarchy.

Diventati una band di culto, raggiungono successo nel 2004 grazie al terzo album Rubber Factory, registrato stavolta in una fabbrica abbandonata della loro città. Seguono Magic Potion e Attack & Release, altri lavori che servono a consolidare il loro status di band di culto nella scena rock, garage rock e blues.

Con Blakroc la band svolta leggermente il proprio sound, collaborando con diversi artisti hip hop, da Mos Def a RZA e Raekwon. Il primo grande successo a livello di critica arriva però nel 2010, quando vincono il Grammy Award per il miglior album di musica alternativa grazie a Brothers.

Forti di questo nuovo exploit, con il successivo album El Camino riescono a raggiungere la vetta delle classifiche, grazie al successo del brano Lonely Boy. Un lavoro che gli vale ancora la vittoria di un Grammy e la nomination per altre tre categorie.

Da quel momento in avanti, diventati un nome di assoluto prestigio in ambito rock alternativo a livello mondiale, si concedono il lusso di dedicarsi a progetti anche molto diversi da quelli delle origini. Tra questi sorprende Delta Kream del 2021, album di cover di brani hill country blues, e poi ancora Dropout Boogie del 2022.

Cosa fanno oggi i Black Keys

Nel 2024 si sono fatti apprezzare per l’album Ohio Players, in cui spiccano le collaborazioni con artisti del calibro di Beck e Noel Gallagher.

The Black Keys: la discografia

2002 – The Big Come Up
2003 – Thickfreakness
2004 – Rubber Factory
2006 – Magic Potion
2008 – Attack & Release
2010 – Brothers
2011 – El Camino
2014 – Turn Blue
2019 – Let’s Rock
2021 – Delta Kream
2022 – Dropout Boogie
2024 – Ohio Players

Sai che…

– Il nome della band deriva da un artista che il padre di Auerbach supportava per lavoro. Quest’ultimo utilizzava il termine ‘black keys‘ come un insulto.

– Nel 2008 hanno aperto un concerto dei Devo durante una manifestazione per Barack Obama, all’epoca candidato presidente.

– Su Instagram i Black Keys hanno un account ufficiale da centinaia di migliaia di follower. Anche su TikTok sono presenti con un account ufficiale.

Se vuoi ascoltare le migliori canzoni dei Black Keys, ecco una playlist presente su Spotify:

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