Joey Jordison: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul batterista e fondatore degli Slipknot morto a soli 46 anni.
Per gli amanti della musica metal, Joey Jordison è stato più di un batterista: è diventato un simbolo. Difficile fare classifiche del migliore o peggiore musicista. Si tratta di graduatorie che lasciano sempre il tempo che trovano. Ma su certi dati si può essere più sicuri, ed è indubbio che tra i batteristi della sua generazione, quelli diventati famosi tra gli anni Novanta e Duemila, in coincidenza con l’esplosione del nu metal, Jordison è stato il più influente, in grado di entrare nell’immaginario collettivo come un vero ‘mostro’ dietro le pelli. Andiamo a scoprire insieme alcune curiosità sulla sua ottima carriera e sulla sua vita privata.
Chi era Joey Jordison
Nathan Joans Jordison nacque a Des Moines, in Iowa, il 26 aprile 1975 sotto il segno del Toro. Cresciuto in un’area rurale, giocando a pallacanestro con amici e parenti, si appassionò alla musica fin da bambino, grazie all’influenza dei genitori. Inizialmente cominciò a suonare la chitarra, ma quando papà e mamma gli regalarono una batteria, nel giorno del suo ottavo compleanno, s’innamorò delle percussioni.
Dopo il divorzio dei genitori, scelse con le sue due sorelle più giovani di restare con la madre e con il suo nuovo partner. In quegli anni sentì di dover diventare l’uomo di casa, una responsabilità che gli pesò non poco. Cominciò durante l’adolescenza ad esibirsi dal vivo in alcuni gruppi locali, tra cui gli Heads on the Wall, in cui figurava anche Shawn Crahan, futuro percussionista degli Slipknot.
Lasciata la scuola, nel 1994 trovò lavoro, grazie a una raccomandazione, alla Sinclair Oil Corporation di Urbandale, prediligendo i turni notturni per poter passare il giorno con i suoi amici ad ascoltare musica. L’anno dopo entrò nei Rejects come chitarrista, per poi entrare negli Slipknot, di cui fu uno dei membri fondatori. All’interno della band ogni componente venne identificato con il numero: il suo fu l’1. Il loro disco di debutto uscì qualche anno dopo, nel 1999, e fu una svolta nella sua vita e nella storia del metal americano. Di seguito il video ufficiale di Wait and Bleed:
Nell’agosto 2008 Joey si ruppe un’anca. Un incidente che costrinse la band a cancellare diverse date del loro tour per l’album All Hope is Gone, il quarto della loro carriera. Nell’agosto 2009 venne invece portato d’emergenza al pronto soccorso per un’appendicite. Pochi anni dopo, nel dicembre 2013, scelse di abbandonare definitivamente la band per motivi personali.
In realtà, in un’intervista del 2016 Joey raccontò di essere stato allontanato dagli altri membri del gruppo per alcuni problemi di salute, che loro credevano collegati ad abusi da droga. In realtà Jordison soffriva di una malattia rara, la mielite traversa acuta, che lo aveva costretto a mesi di ricovero e riabilitazione. Al di là dell’avventura negli Slipknot, Joey fu a lungo chitarrista e bassista dei Murderdolls e nel 2013 fondò gli Scar the Martyr, poi diventati Vimic.
Joey Jordison: la causa della morte
Forse a causa proprio della malattia, Joey è scomparso improvvisamente il 26 luglio 2021, all’età di 46 anni. Il batterista è morto nel sonno e la sua dipartita è stata ufficializzata con una nota dai familiari solo il giorno dopo, senza alcun approfondimento sulle cause del decesso che ha lasciato un grande vuoto nei fan.
Sai che…
– Da adolescente lavorò in un negozio di musica.
– Nel 2010 venne eletto miglior batterista degli ultimi 25 anni dai lettori di Rhythm, un risultato clamoroso che gli permise di superare mostri sacri come Mike Portnoy, Neil Peart, Phil Collins e Dave Grohl.
– Jordison era un grandissimo appassionato di gatti, e non aveva invece moglie né figli.
– Tra le sue principali influenze era solito citare leggende come Keith Moon, John Bonham, Gene Krupa, Buddy Rich, ma anche Peter Criss e Tommy Lee.
– Come gli altri membri degli Slipknot, anche Joey Jordison indossava una maschera d’ispirazione horror, bianca con strisce nere. Durante le sue esibizioni dal vivo tra l’altro era solito dare spettacolo anche con effetti speciali, suonando ad esempio batterie rotanti.
– Su Instagram Joey Jordison aveva un account ufficiale da centinaia di migliaia di follower.