Piotta: la carriera, la vita privata e le curiosità sul rapper romano diventato famoso per la hit Supercafone.
Strano diventare famosi senza essere capiti veramente. Nella storia della nostra musica, specialmente del rap, è capitato a molti. Ad esempio a Piotta, conosciuto dai più come er Piotta (ma quell’er non avrebbe dovuto superare i limiti del Raccordo), rapper romano che di contenuti nel corso della sua carriera ne ha sviscerati tanti e in modi spesso anche sofisticati. Eppure, la sua hit più importante rimane Supercafone. Che a ben vedere non è un brano trash come può apparire, ma di certo non rappresenta al meglio la sua carriera. Andiamo a ripercorrere i momenti più importanti del suo percorso artistico.
Chi è Piotta
Tommaso Zanello (questo il vero nome di Piotta) è nato a Roma il 26 aprile 1973 sotto il segno del Toro. Cresciuto nel quartiere Monte Sacro, si diploma al liceo classico Giulio Cesare. Inizia in questi anni a scrivere testi hip hop e a collaborare con formazioni come i Colle der Fomento e gli Ice One.
Di formazione in formazione, passando dai Robba Coatta ai Cor Veleno, arriva a pubblicare nel 1998 il suo primo album solista, Comunque vada sarà un successo, dal quale vengono lanciati due singoli: Dimmi qual è il nome e Supercafone. Proprio quest’ultimo accende su Piotta i riflettori della scena nazionale, raggiungendo i vertici della classifica italiana e ottenendo il disco di platino. Ecco il video di Supercafone:
Nel Duemila lancia un nuovo disco, Democrazia del microfono, accompagnato da un altro singolo di successo: La mossa del giaguaro. Dopo un’apparizione al cinema nel film Il segreto del giaguaro di Antonello Fassari, fa il suo debutto nel 2004 al Festival di Sanremo con Ladro di te, che riprende in chiave hip hop Chi non lavora non fa l’amore di Adriano Celentano.
Nel 2005 fonda un’etichetta indipendente, La Grande Onda, e si mette alla ricerca di nuovi rapper. Comincia così una carriera parallela da produttore discografico, senza comunque abbandonare quella di MC. Pubblica nel 2007 Multi culti, che viene accompagnato dal singolo Troppo avanti, in cui collabora con Caparezza.
Il sesto album, S(u)ono diverso del 2009, lo vede per la prima volta cercare una sperimentazione lontana dai fasti di fine anni Novanta, con miscele di rap e rock in Italia raramente utilizzate. Pur non avendo grande successo a livello commerciale, ottiene ottimi riscontri come critica, anche grazie a testi sempre più impegnati.
Nel 2012 esce ancora un nuovo lavoro, Odio gli indifferenti, anticipato dal singolo Piotta è morto:
Nel disco vanno segnalate le presenze di ospiti importante come Francesco Di Giacomo, compianta voce del Banco, ma anche Rancore, talentuoso rapper romano. Cosa fa oggi Piotta? Nel 2018 ha lanciato il suo nono e finora ultimo disco, Interno 7, uscito tramite la sua etichetta. Nel 2022 è tornato a far sentire la sua voce in un remake della sua Supercafone insieme a Ludwig e a Il Pagante.
Sai che…
– Il nome Piotta deriva dai suoi occhiali tondi, portati fin da ragazzino, che per i suoi compagni sembravano due monete da cento lire. Nel dialetto romanesco, infatti, la indica proprio il numero 100.
– Non solo musica. Nel 2014 ha messo su uno spettacolo teatrale, Freedom – Educare alla libertà, con l’ex giudicie di Mani Pulite Gherardo Colombo. Alla base di questo progetto, la voglia di portare i valori della Costituzione in giro per l’Italia.
– Ha collaborato con Lo Stato Sociale nel brano Questo è un grande paese.
– La sua canzone 7 vizi capitale è stato utilizzato come sigla finale della serie Suburra, prodotta da Netflix.
– Ha dichiarato di aver rifiutato un cachet da 300mila euro per partecipare all’Isola dei Famosi.
– Su Instagram Piotta ha un account da migliaia di follower.
Di seguito il video di Troppo avanti di Piotta:
FONTE FOTOFONTE FOTO: https://www.instagram.com/piottatommaso/