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Chi è Jon Anderson, il mistico del prog rock

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Microfono cantante

Jon Anderson: la biografia, la carriera, la vita privata e le curiosità sul leader degli Yes, uno dei più importanti gruppi progressive rock.

Jon Anderson è un artista di raro talento, una delle voci più importanti della storia del rock. Con una carriera d’oro negli Yes, ha scritto pagine importanti della musica del Novecento, facendosi però apprezzare anche in altri progetti e come solista. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua inimitabile carriera e sulla sua vita privata.

Chi è Jon Anderson: la biografia

John Roy Anderson è nato ad Accrington, in Inghilterra, il 25 ottobre 1944 sotto il segno dello Scorpione. Le sue prime esperienze musicali sono come suonatore di washboard nel gruppo Little John’s Skiffle Group. A quindici anni abbandona la scuola e inizia a fare diversi lavoretti, sognando di diventare musicista.

Microfono cantante
Microfono cantante

La sua prima esperienza di un certo livello è quella come cantante nei Warriors, con cui suona dal 1962 al 1967. Dopo aver abbandonato la band, prova una carriera da solista, senza troppa fortuna. Nel 1968 inizia così a lavorare come barman in un locale londinese. Proprio il proprietario del pub chi presenta un giovane bassista, Chris Squire, che gli chiede di unirsi al suo gruppo.

La carriera di Jon Anderson

Dalle ceneri di questa formazione, nascono gli Yes. Il loro primo album esce nel 1969, ed è subito magia. Il primo grande successo arriva però solo negli anni Settanta, quando alla formazione si uniscono talenti del calibro del chitarrista Steve Howe e del tastierista Rick Wakeman. Tra gli album più famosi della band in questo periodo ricordiamo The Yes Album, Fragile, e Close to the Edge.

Di seguito uno dei più grandi successi della band, Roundabout:

Contemporaneamente, Jon inizia a collaborare con diversi altri progetti, tra cui alcuni album di Vangelis. Il loro più importante lavoro, Jon & Vangelis: Short Stories, esce negli anni Ottanta e ottiene un grande successo, tanto da far proseguire questa fruttuosa partnership.

Nel mezzo degli anni Ottanta, dopo alcuni anni, Anderson accetta di tornare a lavorare con gli Yes. Il gruppo dà così vita all’album 90125, che gli regala una nuova vita, grazie alla loro hit più famosa in assoluto: Owner of a Lonely Heart.

Gli anni Novanta continuano sulla falsa riga degli Ottanta, con una serie di lavori targati Yes che si alternano nella sua carriera con lavori solisti o con collaborazioni con altri grandi artisti.

Gli anni Duemila iniziano con un brutto episodio. Nel 2003 Jon cade infatti dall’albero di Natale (stando alle sue parole), fratturandosi la schiena. Deve così interrompere un suo tour con gli Yes.

Fortunatamente, nel 2005 si riprende del tutto e torna sul palco. Cosa fa oggi Jon Anderson? Ha pubblicato nel 2019 un album con canzoni inedite, 1000 Hands, al quale hanno partecipato vecchi amici come Steve Howe, Ian Anderson, Steve Morse, Billy Cobham, Chick Corea e tanti altri.

Jon Anderson: la discografia da solista in studio

1976 – Olias of Sunhillow
1980 – Song of Seven
1982 – Animation
1985 – 3 Ships
1988 – In the City of Angels
1994 – The Best of South America
1994 – Change We Must
1994 – Deseo
1995 – The Deseo Remixes
1995 – Angels Embrace
1996 – Toltec
1996 – Lost Tapes of Opio
1997 – The Promise Ring
1997 – Earthmotherearth
1998 – The More You Know
2005 – Tour of the Universe 
2006 – Searching for the songs
2006 – Watching the flags that fly
2006 – From me to you
2010 – Survival & Other Stories
2016 – Invention of Knowledge (con Roine Stolt)
2019 – 1000 Hands – Chapter one

La vita privata di Jon Anderson: moglie e figli

Jon è stato sposato dal 1969 al 1995 con Jennifer Baker, madre dei suoi tre figli: Deborah Leigh, nata il 16 dicembre 1971, Damon James, nato il 22 settembre 1972 e Jade, nata nel 1980. Nel 1997 si risposato con Jane Luttenburger.

Sai che…

– Jon Anderson è alto 1 metro e 65.

– Jon ha un timbro vocale molto particolare e riesce a cantare con un’estensione che raggiunge quella di un mezzosoprano senza usare il falsetto.

– Ha lavorato come bracciante, camionista e ‘ragazzo del latte’.

– Ama il calcio ed è tifoso dell’Accrington Stanley.

– Nel 1987 ha incontrato Flora Nomi, nota come la divina madre presso i seguaci di Sri Ramakrishna. Una conoscenza che risveglia in lui una certa spiritualità, tanto da portarlo ad approfondire la conoscenza della religione e della filosofia dei nativi americani e non solo. In questi anni si avvicina infatti anche al misticismo New Age.

– Ha per mascotte un leoncino di peluche.

– Jon Anderson è un sostenitore attivo dell’UNICEF.

– Su Instagram Jon Anderson ha un account da migliaia di follower.

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