Gianni Maroccolo: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul bassista e produttore con un passato nei Litfiba, nei CCCP e non solo.
Una carriera quarantennale alle spalle, sul palco, in studio, sempre al centro della musica alternativa italiana. Gianni Maroccolo non è stato solo il bassista storico dei Litfiba, ma un vero e proprio talent scout, un uomo dai mille talenti che ha dedicato l’intera esistenza alla musica. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Chi è Gianni Maroccolo
Gianni Maroccolo è nato a Manciano, provincia di Grosseto, il 9 maggio 1960 sotto il segno del Toro. Cresciuto in Sardegna in seguito al trasferimento per motivi di lavoro del padre, si appassiona fin da bambino alla musica, suonando qualunque tipo di strumento gli passi sotto mano, tra cui una chitarra trovata casualmente nella propria abitazione. Dopo il diploma al Nautico, grazie ai guadagni ottenuti con lavoretti sporadici, riesce a comprare il suo primo basso elettrico, per poi trasferirsi nuovamente, stavolta in direzione Firenze.
Nel capoluogo toscano prosegue gli studi con la scuola alberghiera e conosce altri musicisti e appassionati di musica. Inizia quindi a frequentare le sale brove, suonando brani di leggende del rock come gli Who, David Bowie o i Led Zeppelin, e crea con l’amico Antonio Aiazzi, organista di talento, il suo primo gruppo: i Destroyers.
Qualche tempo dopo, per uno scambio di persona, viene a sapere che un certo Federico è alla ricerca di un bassista per formare un nuovo gruppo. Pensando subito a Federico Fiumani dei Diaframma, telefona per unirsi a lui. In realtà il Federico in questione è però Renzulli, detto Ghigo, da poco uscito fuori dai Cafè Caracas. Dalla loro unione rocambolesca nascono così i Litfiba. Grazie anche al carisma di Piero Pelù la band per tutti gli anni Ottanta dà alle stampe alcuni dei dischi più importanti nella storia del rock alternativo in Italia. Basti pensare a Desaparecido:
Resta con il complesso fiorentino fino al 1989, per poi dedicarsi ad altri progetti. D’altronde, già nel periodo Litfiba aveva dato vita a un progetto sperimentale dedito alla composizione di colonne sonore: i Beau Geste. Ma negli anni Novanta la sua carriera torna a incrociare le strade di un altro gruppo destinato a fare la storia del nostro rock: i CCCP Fedeli alla linea, con cui incide il leggendario Epica Etica Etnica Pathos. Di seguito ascoltiamo Aghia Sophia:
Si dedica nel frattempo alla carriera di produttore discografico, lavorando contemporaneamente al primo lavoro di una talentuosa band bresciana: i Timoria. L’anno dopo produce anche i Vidia, gruppo del compianto leader della Bandabardò, Erriquez. Sempre attivo anche come musicista, nel 1992 si unisce al Consorzio Suonatori Indipendente, il gruppo ‘figlio’ dei CCCP. Nello stesso anno lancia un’altra formazione che scriverà pagine importanti dell’alt rock in Italia: i cuneesi Marlene Kuntz, per cui produce Catartica e altri album.
Entrato nel nuovo millennio con mille altri progetti, collabora con Piero Pelù al suo primo album solista nel 2000, per poi diventare nel 2004 bassista dei ‘suoi’ Marlene Kuntz, con cui incide Bianco sporco. Nello stesso anno pubblica anche il suo primo album solista, A.C.A.U. La nostra meraviglia, cui partecipano amici e colleghi come Ferretti, Pelù, Carmen Consoli, Cristiano Godano, Ginevra Di Marco, Manuel Agnelli, Renga, Battiato, Jovanotti e altri ancora. Di seguito la sua Elianto:
Vera e propria eminenza grigia della scena alternative in Italia, fonda negli anni successivi una casa editrice e un’etichetta discografica indipendente, facendo emergere altri artisti di talento. Nel 2012 annuncia di voler appendere il basso al chiodo, ma il 1° giugno torna sul palco con i Litfiba dopo 22 anni per una reunion al Nelson Mandela Forum in ricordo dell’amico Ringo De Palma, batterista della band morto proprio il 1° giugno del 1990. Cosa fa oggi Gianni Maroccolo? Continua a essere uno degli artisti e produttori più amati in Italia. Il suo ultimo brano è Noio, volevam suonar con Edda:
Sai che…
– Il suo soprannome per amici e fan è Marok.
– Ha regalato il suo primo storico basso all’amico Piero Pelù.
– Si è sempre dichiarato orgoglioso del suo lavoro con i Litfiba, pur non apprezzando il prosieguo di carriera del gruppo dopo la sua uscita.
– Nel 1997 raggiunse a sorpresa la prima posizione della classifica italiana con Tabula Rasa Elettrificata dei CSI.
– Sulla vita privata di Gianni Maroccolo non conosciamo alcun dettaglio, e non sappiamo se abbia moglie e figli.
– Su Instagram ha un account da migliaia di follower.
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