Alla scoperta di Drupi, un’icona della musica italiana degli anni Sessanta e Settanta che ha conquistato l’Est Europa dopo essere stato bocciato dall’Italia.
Giampiero Anelli, in arte Drupi (10 agosto 1947 sotto il segno del Leone), è uno degli artisti più controversi della scena musicale italiana. Uno che ha sempre vissuto una vita normale e che ha sempre detestato il successo. Ha tentato la via della musica, poi si è sentito soffocato dagli impegni e ha pensato seriamente di appendere il plettro al chiodo. Così fortunatamente non è stato. È rimasto lì, dietro al microfono con la chitarra in mano e ha continuato a far cantare decine di generazioni con i suoi successi.
Chi è Drupi: biografia e carriera
Drupi non è forse il classico bambino prodigio che conquista le prime luci della ribalta ancora giovanissimo. Lui ha una vita normalissima, non fa le pubblicità o i concorsi, ma recita all’asilo, come tutti. In un’intervista ha dichiarato che il suo nome d’arte viene proprio da un folletto che interpretava nelle recite alla scuola materna. Nulla a che vedere dunque con il cane Drupi, il noto personaggio dei fumetti spesso accostato al cantante.
Cosa voleva fare da grande? L’idraulico. Quella era infatti la sua professione prima di diventare qualcuno nel mondo della musica, e inizialmente era intenzionato a tenersi stretta la sua vita e non proseguire la sua carriera da musicista. Alla crisi d’identità ha contribuito l’ultimo posto di Drupi al Festival di Sanremo nel 1973. Poi è arrivato il successo in Francia e non ha potuto dire di no. Inevitabile e comprensibile. Nel 2003 ha avuto l’onore di cantare nella piazza dell’orologio di Praga, onore concesso solo… ai Rolling Stones!
Tuttavia Drupi ha sempre continuato a evitare le luci dei riflettori: ha iniziato a suonare per la passione per i Beatles, ascoltando e imparandosi a memoria le canzoni di John Lennon e compagni, ma ha sempre vissuto male gli impegni del successo, come le scadenze legate ai dischi e agli impegni commerciali.
A proposito di Sanremo, Drupi è uno dei grandi protagonisti del passato, un veterano del palco dell’Ariston. Eppure per il cantante il Festival era un rimedio alla sua pigrizia: la partecipazione alla più grande rassegna della musica italiana regalava al cantante una visibilità tale che, al termine del Festival, gli permetteva di prendersi una pausa e coltivare la sua grande passione per la pesca.
Drupi: la discografia in studio
1974 – Drupi
1974 – Sereno è…
1975 – Due
1976 – Drupi (La visiera si stacca e si indossa!)
1977 – Di solito la gente mi chiama Drupi
1978 – Provincia
1979 – E grido e vivo e amo
1981 – Drupi
1983 – Canta
1985 – Un passo
1989 – Drupi
1990 – Avanti
1992 – Amica mia
1993 – Storie d’amore
1995 – Voglio una donna
1997 – Bella e strega
2004 – Buone notizie
2007 – Fuori target
2013 – Ho sbagliato secolo
La vita privata di Drupi: moglie e figli
La moglie di Drupi è Dorina Dato. I due si conoscono di fatto sul palcoscenico, o meglio in sala prove. Lei infatti era una delle coriste che accompagnava il cantante nei suoi tour. Fu quasi colpo di fulmine grazie ai tanti interessi comuni che i due hanno continuato a coltivare anche dopo il matrimonio. L’album Fuori target infatti è scritto a quattro mani da Drupi e signora.
Ma cosa fa oggi Drupi? Il cantante continua a vivere la sua vita leggera. A differenza di qualche anno fa ha deciso di farsi vedere in televisione come ospite, continua a comporre e a esibirsi ma per passione, non per soldi, per divertimento e non per dovere. E poi pesca, sì, a quello non rinuncerà mai.
Di seguito il video di Piccola e Fragile di Drupi: